Stupro studentesse americane, uno dei carabinieri: "Mi sono fatto trascinare"

Stupro studentesse americane, uno dei carabinieri: "Mi sono fatto trascinare"
FIRENZE - Si dice «devastato», consapevole di «aver fatto una cosa inqualificabile» ma anche di non saper spiegare «perché mi sono fatto trascinare in questa situazione»: così al proprio difensore, avvocato Cristina Menichetti, l'appuntato dei carabinieri accusato insieme al collega di pattuglia di aver violentato a Firenze una delle due studentesse americane che hanno denunciato i militari di stupro. 



«Da 20 anni sono nell'Arma e aiuto le persone, anche correndo dei rischi», «non so perché mi sono fatto trascinare in questa situazione», ha detto in sostanza al suo legale il militare che ha cercato un difensore per andare volontariamente in procura venerdì scorso a farsi interrogare, prima di essere convocato dagli inquirenti. Le stesse cose, anche in termini diversi, sono state dette dal militare al pm Ornella Galeotti, titolare dell'inchiesta, nel cui ufficio è rimasto dalle 13.20 alle 14.40. Al momento, si apprende dal difensore, l'appuntato non ha ricevuto né avvisi di garanzie né notifiche per compimenti di atti di indagine.

Ultimo aggiornamento: Lunedì 11 Settembre 2017, 14:10
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