Si sveglia dall’anestesia dopo un banale intervento al naso e parla inglese: choc in ospedale
di Francesco Faenza
In sala operatoria hanno pensato a uno scherzo. Poi i sorrisi sono scomparsi. Sul volto dei medici è apparsa una smorfia di preoccupazione. Cosa diavolo sta succedendo? Perché la paziente parla in inglese? C’è qualcuno che la capisce, che sa spiegare cosa è accaduto? La paura di un errore medico è aleggiata a lungo. Il terrore di una causa legale si è fatto sempre più concreto. Danno neurologico? Anestesia sbagliata? Farmaco somministrato in dose esagerata? Le ipotesi si sono rincorse, ma della soluzione, nessuna traccia.
I medici si sono crogiolati, sfogliando tutta la rosa degli errori possibili. Il caso un mistero era e un mistero è rimasto. A confondere le idee dei camici bianchi, tra l’altro, era la donna che continuava a parlare in inglese. Solo in inglese. Ha ripetuto frasi incomprensibili per un’ora, per l’ora successiva e per altri sessanta minuti. Lo scenario da torre di Babele è proseguito tra risate trattenute e indignazione professionale. I sanitari hanno chiesto l’intervento di un neurologo. Lo specialista ha ipotizzato una diagnosi, senza rassicurare i colleghi. Il cambio linguistico della paziente è rimasto un mistero per i medici del reparto di otorino e il neurologo sopraggiunto in affannosa soccorso. Il caso senza precedenti si è risolto da solo.
Dopo tre ore di rompicapi sanitari e di timori di citazioni in giudizio, la donna ha cambiato lingua, riprendendo a parlare in italiano, in maniera naturale. Stupita lei, più dei medici, per quello che era successo. Ha raccontato di essere iscritta all’università, di essere appassionata alla lingua inglese, di insegnarla ai ragazzini del suo quartiere, per qualche ripetizione privata. Ma il mistero post operatorio non è stato risolto.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 22 Settembre 2017, 14:23
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