Si masturba sul bus, il racconto choc della vittima: "Intorno tutti zitti". E spunta un secondo caso

Si masturba sul bus, il racconto choc della vittima: "Intorno tutti zitti". E spunta un secondo caso
«Non si può giustificare un atteggiamento del genere. Io spero che non la passi liscia. Certo però che lasciandolo libero gli hanno dato la possibilità di rifarlo». A distanza di mesi, la signora R., madre di due figlie, non riesce ancora a dimenticare quanto gli accadde un giorno di ottobre su un autobus, a Torino: un uomo si masturbò accanto a lei fino a macchiarle i vestiti. La polizia lo ha trovato, la procura ne ha chiesto l'arresto ma un giudice ha detto no: non si tratta di violenza sessuale, ma di semplici «atti osceni».

Adesso, come se le parole di R. fossero una profezia, sul molestatore si è allungata l'ombra di un secondo episodio: pare che lo abbia rifatto, su un altro autobus, su un'altra vittima. «Stavo andando al lavoro - racconta R. - e, nonostante il pullman fosse quasi vuoto, questo tizio si è praticamente incollato a me. Temevo che volesse rubarmi la borsa, mi sono spostata, mi sono schiacciata contro il finestrino e lui non mi ha mollato un secondo. Ero terrorizzata. Poi, all'altezza dei Giardini Reali (nel centro di Torino - ndr) è sceso. Avevo avvertito del calore su una gamba. E continuavo ad avere la sensazione che mi stesse toccando. Mi sono passata una mano sui pantaloni e ho capito. Ho avvertito il conducente, è arrivata la polizia e ho fatto denuncia. Ma in quei minuti, intorno a me, solo tanta indifferenza. Chi c'era deve avere visto tutto. E non ha detto niente».

L'uomo, un marocchino di 27 anni, è stato identificato grazie anche alle telecamere di sorveglianza. Un pm della procura ne ha chiesto la cattura, ma un giudice si è opposto: se non c'è contatto fra i corpi (è la spiegazione) non c'è violenza sessuale. «Per me - afferma R. - è stato mortificante. Alla sera non riuscivo a smettere di piangere. Ho il suo viso stampato in testa. E mi pare persino di averlo rivisto in giro». Il ventisettenne è indagato anche per un borseggio. Ora però spunta un secondo episodio di molestie: sarebbe accaduto a fine luglio, su autobus di una linea periferica. Ancora tutto da verificare. La notizia del mancato arresto suscitò discussioni, polemiche, interventi di parlamentari. Ma ha anche rivelato a R. gli sviluppi del caso. «Non ne avevo più saputo nulla. Gli investigatori mi avevano contattata, mi avevano mostrato il filmato e mi avevano detto che sarei stata convocata per l'udienza a carico dell'uomo. Poi, il silenzio». Adesso la donna si è affidata all'avvocato Gian Mario Ramondini.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 10 Agosto 2017, 19:17
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