Altro che scontrini folli. C'è anche chi continua a fare della buona cucina, mantenendo dei costi sostenibili per i consumatori, senza rinunciare, ovviamente, ai margini di profitto. A testimonianza che è ancora possibile praticare prezzi bassi, c'è la storia documentata da Andrea, sul gruppo Facebook "Ladispoli Città”, cittadina marina a nord di Roma, racconta Il Messaggero.
Sosta con sorpresa
Tornando dalle vacanze in Calabria, Andrea per evitare la coda provocata da un incidente si affida al navigatore che gli consiglia una strada alternativa, al confine tra Campania e Basilicata ed è alla Locanda Da Federico, che si ferma insieme alla sua famiglia ed amici. Un totale di sette persone sedute ai tavolini del locale.
Scontrini folli, come il consumatore può difendersi: dal pos al coperto, le giuste regole
Meno di 10 euro a persona
In località Lagonegro, in Basilicata, si mettono seduti al ristorante, dove "il servizio non sarà dei migliori e non c’è neanche grande scelta, ma il cibo è buono e fatto in casa”, scrive Andrea che alla lettura del conto, fatica a credere a quanto leggono i suoi occhi. "Abbiamo speso 60 euro in sette”, per 3 antipasti, cinque primi, tre secondi, due contorni, quattro bottiglie d’acqua e una coca cola.
Prezzi mai visti
Andrea ha pagato 4 euro un piatto di cavatelli con fagioli e cozze, 3,5 euro Gnocchi alla sorrettina, Orecchiette alla bolognese e gli Spaghetti alla scarpara. Quasi impossibile trovare prezzi del genere, offerti da un'attività aperta da oltre 25 anni, sintomo che gli affari vanno bene, anche con prezzi così bassi.
Ultimo aggiornamento: Sabato 9 Settembre 2023, 14:10
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