Rimini, preso anche il quarto ragazzo accusato degli stupri. Era il capobranco

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È stato preso nella notte a Rimini il quarto giovane del branco accusato degli stupri a Rimini. Si chiama Guerlin Butungu, 20 anni, congolese, rifugiato residente a Vallefoglia, nel Pesarese. Si nascondeva alla stazione di Rimini.


È stato preso dagli agenti dello Sco e della Squadra mobile di Rimini e Pesaro. È considerato il capobranco. Gli altri si erano costituiti e avevano confessato. 



Il ventenne congolese fermato alla stazione di Rimini sarebbe un richiedente asilo. È salito a Pesaro su un treno diretto a Milano con l'intenzione, secondo quanto riferiscono gli investigatori, di fuggire poi in Francia. Ma a Rimini é stato bloccato.

Negli ultimi due mesi c'è stato come un black out di informazioni sulla presenza di Guerlin Butungu, il ventenne congolese arrestato per gli stupri di Rimini, a Pesaro e a Vallefoglia. È uscito dalla comunità casa Freedom e di lui non si sono avute più notizie. Butungu non aveva un lavoro stabile, non aveva un'auto ma, da quel che si sa, una forte rete di conoscenze. Secondo gli investigatori, sarebbe a capo di un gruppo di minorenni, tra cui i due fratelli marocchini che si sono consegnati ieri ai carabinieri, con a carico furti, piccolo spaccio, atti di violenza spicciola. Il ventenne sarebbe stato il loro leader, pur senza apparire. Non avendo auto, i giovani si spostavano in autobus o in treno. A Vallefoglia erano temuti, perché, a quanto pare avevano atteggiamenti prepotenti. Il sindaco Palmiro Ucchielli dice: «Non c'erano segnali di delinquenza evidenti, almeno dal mio punto di vista». Fino all'altro ieri.
Ultimo aggiornamento: Domenica 3 Settembre 2017, 15:15
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