Il risveglio dell'agente Sissy, colpita alla testa un anno fa

Il risveglio dell'agente Sissy, colpita alla testa un anno fa

di Giuseppe Pietrobelli
VENEZIA - «Sissy svegliati, dai. Basta dormire ora. Noi tutti ti stiamo aspettando» scrive Giusy Silvestrini da Milano. E Patrizia Russo da Mestre: «Buongiorno cara Sissi non mollare... verità vogliamo». Sissy è il soprannome di Maria Teresa Trovato Mazza, 29 anni, l'agente penitenziario del carcere femminile della Giudecca che l'1 novembre dello scorso anno è stata trovata in un ascensore dell'ospedale civile di Venezia con la testa devastata da un colpo di pistola. Da allora sta combattendo una battaglia per la vita, prima in un letto del reparto intensivo dell'ospedale All'Angelo di Mestre, poi in una clinica di Crotone, in Calabria, la terra dove è nata. La notizia positiva, di qualche giorno fa, è che Maria Teresa, un sorriso solare, un'apparente spensieratezza, un grande attaccamento al proprio lavoro, è tornata a casa, a Taurianova. Ed è circondata dall'affetto dei suoi cari. Un piccolo grande passo sulla strada di un recupero comunque difficile. «Le condizioni della giovane agente penitenziaria sono ancora delicate e verranno monitorate costantemente nei prossimi giorni, ma la ragazza è finalmente fuori pericolo e si avvia verso la riabilitazione» ha annunciato il periodico del Sappe, il sindacato degli agenti. Ma basta a riaccendere le speranze. Che riaprendo gli occhi e recuperando la memoria possa ricordare che cosa è accaduto in quell'ascensore. I suoi familiari e i suoi amici stanno combattendo da mesi un'altra battaglia, anche sul web dove è stato aperto un gruppo pubblico, SISSI... tutti qui per te!.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 25 Settembre 2017, 11:03
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