«Per i raggi alla caviglia tolga la biancheria intima». Tecnico radiologo faceva spogliare le pazienti per fotografarle nude: denunciato

L’uomo è accusato di violenza sessuale aggravata: le vittime sarebbero almeno 20

«Per i raggi alla caviglia tolga la biancheria intima». Tecnico radiologo faceva spogliare le pazienti per fotografarle nude: denunciato

di Mario Landi

La Polizia ha denunciato per violenza sessuale, aggravata dalla qualifica di pubblico servizio, un professionista sanitario, tecnico radiologo, che lavora in una struttura di Gallarate, in provincia di Varese. Le indagini, coordinate dalla Procura di Busto Arsizio, sono partite a giugno dopo la segnalazione alla struttura sanitaria da parte di una donna che denunciava i comportamenti avuti dal tecnico nei suoi confronti durante una radiografia alla caviglia.

Le faceva abbassare la biancheria per la “nitidezza della radiografia”

L'uomo, ha spiegato, le aveva fra l'altro chiesto di togliersi i pantaloni e abbassare la biancheria per la "nitidezza" della radiografia. Quando gli inquirenti hanno eseguito una perquisizione a carico del radiologo effettuando anche la copia forense del suo telefono cellulare hanno recuperato due fotografie, già cancellate dal professionista, che riprendevano il corpo di due pazienti completamente nude, mentre effettuavano un esame radiologico.

Le pazienti: «Ci ha detto di spogliarci completamente»

Sono state ascoltate in tutto una ventina di pazienti.

Quasi tutte hanno detto di essere state fatte spogliare all'interno della sala raggi, senza usufruire dello spogliatoio. In più casi il professionista ha eseguito gli esami radiologici ordinando alle pazienti di spogliarsi completamente destando forte imbarazzo nelle donne.

Il tecnico è indagato per violenza sessuale aggravata

 

Oltre a questo, in due casi, avrebbe aiutato le pazienti a spogliarsi della biancheria intima prima di effettuare l'analisi radiologica e quindi a rivestirsi dopo l'esame, palpeggiandole. Il tecnico radiologo è indagato per violenza sessuale aggravata, avvenuta nei confronti della prima donna e delle due pazienti di cui sono state recuperate le fotografie.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 27 Dicembre 2023, 17:04
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