Avrebbero messo in piedi un sistema per velocizzare il rilascio dei passaporti dalla Questura e guadagnarci sopra. Con queste accuse sono scattate le misure cautelari dell'interdizione dell'attività di impresa e della interdizione dai pubblici uffici nei confronti di una agente della Questura di Reggio Emilia e di suo marito. Contestualmente sono stati sequestrati 16.300 euro riconducibili a una società, che secondo le ricostruzioni sarebbero il profitto del reato. L'agente, ora sospesa, ricopriva il ruolo di tecnico nella Pasi (Polizia amministrativa, sociale e dell'immigrazione). Il marito è titolare di un'agenzia di pratiche.
La segnalazione che ha fatto partire le indagini
Le indagini sono scattate da una segnalazione partita dagli operatori dell'ufficio passaporti e hanno consentito di documentare, secondo l'accusa, in fase di indagini preliminari, che i destinatari della misura cautelare avevano organizzato, in concorso con altri tre soggetti, un meccanismo fraudolento che consentiva di manipolare il calendario delle convocazioni in Questura per il rilascio del passaporto.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 16 Febbraio 2024, 11:39
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