Napoli, sassi e bottiglie contro la polizia: babygang scatenate, agenti feriti
di Melina Chiapparino
Palazzi abbandonati presi d’assalto per preparare i ceppi di Sant’Antonio e dar fuoco al legname accumulato di nascosto in questi giorni. È quello che sta succedendo da qualche ora nei vicoli dei Quartieri Spagnoli, sotto lo scacco di gruppetti di ragazzini che stanno creando roccheforti per i loro roghi.
Da settimane le comitive di giovanissimi si aggiravano alla ricerca di sterpaglia e materiale da incendiare occultandolo come potevano, ad esempio in un palazzo abbandonato su vico San Matteo, dove i poliziotti del commissariato di Montecalvario hanno ritrovato, pochi giorni fa, cumuli di tronchi e rami di alberi. L’emergenza, ora è in vico lungo Montecalvario, dove gruppetti di ragazzini stanno scavalcando il muro di recinzione di tre metri di un’area di un palazzo crollato, utilizzandola per depositare legname e rifiuti.
«Speravamo quest’anno di risparmiarci l’emergenza fuocarazzi nei Quartieri Spagnoli e nel resto della città, in particolare con condizioni che mettono a grave rischio l’incolumità dei minori - denuncia Francesco Chirico, presidente della II Municipalità - ma neanche il muro di cinta li ha fermati e l’aspetto inquietante è che indossano tutti le stesse magliette e portano dei palloncini, come se fossero stati indottrinati e organizzati da qualcuno».
L’emergenza riguarda numerose aree cittadine, compresa piazza Mercato, dove si sono verificati lanci di pietre e altri materiali contro le forze dell’ordine. «Ma ci sarebbe una soluzione per conservare la tradizione e, allo stesso tempo, non vivere questo clima da guerriglia urbana pericoloso per tutti - continua Chirico - Bisognerebbe organizzare in maniera sistematica i fuochi, magari con un festival gestito dall’amministrazione comunale con premialità e luoghi sicuri, proponendo anche un modello educativo utile ai giovani che seguono cattivi esempi».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 18 Gennaio 2018, 09:31
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