Agguato a Napoli, grave nipote dei Bocchetti: forse spari dopo la lite

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di Nico Falco
Resta ricoverato in ospedale, in gravissime condizioni ma non in pericolo di vita, il pregiudicato di Piscinola trasportato ieri mattina al Cardarelli con diverse ferite da arma da fuoco tra testa e torace. Mario Avolio, 35 anni, è stato operato nella tarda mattinata. I medici gli hanno estratto una pallottola ma probabilmente dovrà tornare sotto i ferri per un nuovo intervento chirurgico per togliere anche un secondo proiettile. Era stato accompagnato al Pronto Soccorso del Cardarelli con una automobile da un uomo che però si è subito allontanato. 

Per il momento non è stato possibile ascoltare la versione del ferito ma le indagini, condotte dal commissariato di Scampia e dalla Squadra Mobile della Questura, si concentrano sulla vita privata del giovane per ricostruire gli ultimi giorni prima dell'agguato e le sue frequentazioni recenti. Si parte dalla sua fedina penale: risulta una condanna in passato per associazione finalizzata alla truffa, ma il ragazzo non risulta legato a nessuna organizzazione malavitosa né invischiato negli ultimi tempi in attività criminali. È sposato con una nipote di Mario e Gaetano Bocchetti, entrambi detenuti e considerati a capo del clan che porta il loro cognome e che è attivo a San Pietro a Patierno, ma i legami con quella cosca si limiterebbero al vincolo di parentela.
 
 

Alle prime ore di domenica, questa la ricostruzione su cui gli investigatori stanno ancora lavorando per chiarire i punti oscuri, Avolio si trovava in via Nuova Dietro la Vigna, a Piscinola. È lì, sotto il ponte di Scampia, che i poliziotti hanno ritrovato la sua automobile: una Fiat Panda crivellata di colpi. La zona è ritenuta sotto il controllo dei nuovi Lo Russo, gruppo di ex affiliati ai capitoni che sta cercando di imporsi dopo la disgregazione dello storico clan napoletano. Una successione che aveva fatto ripiombare nel terrore anche Piscinola: a maggio Carlo Nappello e il nipote omonimo, esponenti del gruppo di ex fiancheggiatori dei Lo Russo e considerato erede diretto del clan, sono stati uccisi con una ventina di colpi di pistola; a luglio, in piazza Tafuri, due killer hanno sparato contro un ex collaboratore di giustizia e per quell'episodio sono stati arrestati altri due pregiudicati in passato legati ai Lo Russo; a fine agosto, infine, è stato ferito con tre proiettili, uno dei quali l'ha preso di striscio alla testa, un uomo di 44 anni ritenuto in passato nel sottobosco di criminali gravitanti intorno ai capitoni e attualmente vicino ai Nuovi Lo Russo. 

Per l'agguato di ieri mattina contro Avolio gli investigatori hanno pochi dubbi: non si è trattato di un ferimento ma di un tentato omicidio. Chi ha sparato contro il ragazzo di Piscinola voleva ammazzarlo. Ha esploso numerosi colpi, puntando verso l'abitacolo. Ha mirato alla testa. Le pallottole hanno devastato l'autovettura, due sono andate a segno: una all'addome e l'altra al mento. Il killer è scappato lasciando la vittima agonizzante, probabilmente convinto di averla uccisa. Successivamente qualcuno ha soccorso il ragazzo e lo ha accompagnato in ospedale, dove è arrivato in condizioni critiche. I medici lo hanno salvato con un delicatissimo intervento ma i suoi parametri vitali restano costantemente monitorati.
 

Le indagini ora mirano a stabilire il motivo per cui Avolio si trovasse in via Dietro le Vigne nella notte. La ricostruzione delle sue ultime ore resta un elemento cruciale per arrivare all'identità del killer. Non è ancora chiaro se il giovane sia stato fermato per strada, forse dopo un litigio, o se si fosse recato ad un appuntamento che potrebbe essersi rivelato una trappola. Le modalità sono quelle classiche di un agguato di stampo camorristico ma, considerati i precedenti penali della vittima e l'assenza di legami con la criminalità organizzata, gli investigatori non escludono nessuna pista. Tra le ipotesi resta per il momento in piedi quella del regolamento di conti nel mondo della criminalità, ma non si esclude il movente passionale.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 23 Ottobre 2017, 09:39
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