A essere distrutti non sono solo il papà e la mamma della ragazza di Vidulis di Dignano, ma anche i genitori di Francesco. «Una famiglia di fede, brave persone, responsabili, serie, educate, che non hanno fatto mancare nulla a questo loro figlio - dice Vittorino Gallo l'ex sindaco di Muzzana del Turgnano, paesino della Bassa Friulana dove Francesco aveva vissuto con la famiglia prima di trasferirsi, diversi anni fa, a Spilimbergo -. Anche lui, del resto, li aveva ripagati con tanto affetto, laureandosi, cercando e trovando un buon lavoro, trovando una casa e rendendosi indipendente. Non ci sono parole».
Un amico di Francesco lo ricorda come molto attivo in paese: «Nessuno poteva pensare a una cosa del genere, conoscendolo - dice -; un ragazzo generoso, che aiutava gli altri. Tutta Muzzana è in lutto per quello che è successo e il pensiero va ai suoi genitori, persone meravigliose». Il papà Lorenzo, già dipendente dell'ufficio anagrafe di Palazzolo dello Stella, per anni ha accompagnato i malati in pellegrinaggio a Lourdes; la mamma Eda Pezzot, già contabile all'ospedale di Latisana, è sempre stata vicina alla parrocchia.
FRANCESCO MAZZEGA PORTATO IN PSICHIATRIA Francesco Mazzega, l'uomo di 36 anni, da ieri in stato di fermo per l'omicidio della fidanzata Nadia Orlando, è stato trasferito nel pomeriggio nel reparto di psichiatria dell'ospedale di Udine.
Lo si apprende dal suo difensore, l'avvocato Nicoletta Menosso, che ora sta andando a trovarlo in ospedale. «Penso - ha detto l'avv. Menosso - che questo dipinga il suo stato di salute. Il ragazzo è in stato di shock e ha bisogno di aiuto». Mazzega era già stato visitato questa mattina nell'infermeria del carcere e poi era tornato in cella. In mattinata aveva avuto anche un colloquio con uno psicologo della struttura penitenziaria.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 2 Agosto 2017, 18:02
© RIPRODUZIONE RISERVATA