Quando nel 2015 ha acceso un mutuo trentennale non poteva immaginare che, otto anni dopo, il sogno realizzato di comprare casa si sarebbe trasformato in una persecuzione. Un incubo tale da costringerlo a una scelta drastica: pagare le rate o fare un figlio. «Non posso permettermi di camparli», spiega affranto Francesco Accioli, disegnatore meccanico 41enne di Prato ormai schiavo del tasso variabile.
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Mutuo o figli, la scelta
Ieri, da parte della Bce, l'ennesimo aumento dei tassi d'interesse. Un altro duro colpo per Accioli, 22 rate ancora da pagare, che ha ripercorso le tappe del suo calvario in un'intervista al Tirreno. «Non ce la faccio più, in pratica lavoro per pagare il mutuo», dice esasperato.
Tutto è cominciato nel 2015, quando è andato a chiedere di accendere un mutuo per l'acquisto di un appartamento di 90 metri quadri più un garage per un totale di 147mila euro.
Il futuro
Inutile provare a rinegoziare il mutuo con la banca, e le previsioni per il futuro non sono rosee: «Ci saranno nuovi aumenti. Questo significa investire oltre metà del mio stipendio nel mutuo: per quanto potremo resistere in questo modo?». Il 41enne ha anche preso in considerazione l'idea di emigrare all'estero, ma poi ha deciso di restare in Italia. «Il governo non può accettare tutto questo in modo passivo - conclude - servono azioni mirate. Gli italiani sono in ginocchio. È la nostra Costituzione a parlare del diritto dei cittadini a vivere «un’esistenza libera e dignitosa».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 15 Novembre 2023, 11:31
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