Il gelicidio o pioggia congelantesi è un fenomeno raro ma non troppo. Ma come si forma? Gli esperti di 3Bmeteo premettono innanzitutto che la precipitazione in origine, ad alta quota, parte in forma nevosa. Il fiocco, cadendo, attraversa strati di aria via più caldi man mano che perde quota, fino a trovarsi in un ambiente in cui la temperatura supera gli 0° ed inizia la sua fusione in goccia di pioggia. E fin qui non c'è niente di strano. Il fenomeno diventa curioso quando, continuando ad avvicinarsi verso il suolo, il fiocco già trasformatosi in goccia pioggia torna a cadere in un ambiente sotto zero, a causa delle forti inversioni termiche prossime al suolo che d'inverno possono essere molto pronunciate sulle vaste pianure ma anche sulle conche dei fondovalle.
Come si forma il gelicidio
Le gocce non avranno più il tempo di ritrasformarsi in neve, quindi la precipitazione visibile al suolo sarà pioggia anche se le temperature sono sottozero: in questi casi però, la pioggia caduta tenderà a solidificare sul terreno producendo la cosiddetta pioggia congelantesi o gelicidio (in inglese freezing rain), molto pericolosa per le lastre di ghiaccio che essa provoca.
Cos'è il vetrone
E' in questo momento che sulle strade, sui tetti delle automobili, sugli alberi e su tutte le superfici su cui si deposita viene a crearsi uno strato di ghiaccio più o meno consistente chiamato vetrone.
Le zone più colpite
Il fenomeno ha maggiore possibilità di manifestarsi laddove sono agevolate le inversioni termiche e le sacche fredde possono rimanere incastrate nei bassi strati quindi vallate alpine ed appenniniche in generale ma in modo particolare basso Piemonte, Appennino ligure ed emiliano. Più raramente episodi di gelicidio si possono verificare anche in Pianura Padana e (ancor meno)sulle pianure interne del Centro.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 1 Dicembre 2023, 07:53
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