È a casa, con la sua compagna, in attesa nelle prossime ore dei carabinieri che lo porteranno in carcere. Massimo Zen, 52 anni di Cittadella (Padova), è la guardia giurata che il 22 aprile 2017 uccise un giostraio che con due complici stava fuggendo in auto, inseguito dai carabinieri, dopo aver messo a segno una serie di colpi nei bancomat della zona.
Massimo Zen, cosa è successo
Il ranger, come ricostruisce il Corriere del Veneto, mise l'auto di traverso e quando i banditi puntarono su di lui per investirlo esplose tre colpi, uno dei quali uccise il rapinatore. Nei giorni scorsi la Cassazione ha confermato la pena di nove anni e sei mesi per omicidio volontario, nonostante la procura generale avesse chiesto di annullare la condanna e rimandare il caso ai giudici d'Appello perché «l'evento si sviluppò nel contesto di una attività lecita, seppur rischiosa, che aveva determinato una situazione che imponeva una reazione».
«Mi stai dando fastidio»: tredicenne accoltella la sorellina di 14 anni e la riduce in fin di vita
Lite tra parenti finisce malissimo, guardia giurata spara e ferisce il cognato: paura tra i vicini
Zen si dice deluso dalla giustizia «che non ha tenuto conto della situazione in cui si era trovato a operare». «Deluso dall'azienda - aggiunge - per la quale lavoro che, dopo aver promesso sostegno, mi ha lasciato a spasso appena mi è stata tolta la possibilità di lavorare con il risultato che, da un anno e mezzo, tiro avanti con l'assegno di disoccupazione.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 5 Giugno 2023, 20:14
© RIPRODUZIONE RISERVATA