Studentessa di Ostia uccisa a Nottingham, indaga la procura di Roma. Il padre: "Omicidio razzista"

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Morta dopo 20 giorni coma. Ora indaga anche la Procura di Roma sulla morte di Mariam Moustafa, 18enne romana di origine egiziana aggredita da una baby gang femminile a Nottingham e morta mercoledì dopo 20 giorni di coma. I pm capitolini hanno aperto un fascicolo per l'omicidio della ragazza, nata e cresciuta a Ostia, in Inghilterra con la famiglia da 4 anni e iscritta a Ingegneria al Nottingham College.

Uccisa a Nottingham, la madre: "Già aggredita in agosto"

Il video dell'aggressione: spalle al muro, in 10 contro una



E la mamma di Mariam, Nasreen, al programma Le Iene rivela: «alcune di quelle ragazze ad agosto avevano rotto la gamba di Mariam e riempito di pugni la sorella più piccola Mallak, di 15 anni». E aggiunge un ulteriore particolare: «Una sera di una settimana fa hanno anche tirato delle uova contro la nostra porta di casa».

Da Ostia a Nottingham per studiare, esce dal centro commerciale e muore picchiata a sangue dalle bulle

Dalle parole della donna sembra perdere dunque consistenza la pista dello scambio di persona che assieme a quella del crimine a sfondo razzista è seguita dagli investigatori inglesi. Lo scambio di persona è stato ipotizzato da alcuni giornali britannici: Mariam sarebbe stata presa per una giovane che su Instagram, con il nickname Black Rose (Rosa Nera), aveva a lungo dileggiato il gruppo di ragazzine.

Il padre di Mariam, Hatim, ha raccontato che la figlia, prima di cadere in coma, gli ha detto di essere stata chiamata «Black Rose» da una decina di bulle e di aver risposto «No, mi chiamo Mariam». Nell'ipotesi del delitto d'odio 'Black Rose' sarebbe invece un epiteto razzista pronunciato prima del pestaggio, iniziato alla fermata dell'autobus alle 8 di sera del 20 febbraio fuori del Victoria Centre in Parliament Street e proseguito sul mezzo pubblico.



In un video di 16 secondi finito online si vede Mariam seduta sul bus; una ragazza di colore la colpisce con un pugno al viso e un altro giovane nero cerca di proteggerla. L'autista avrebbe fatto da scudo, secondo l'azienda di trasporti Nct. Mariam si tocca la testa e poi guarda la mano per verificare se ci sia sangue. L'ultimo fotogramma è sul suo volto attonito e terrorizzato. Il padre ha lamentato l'inerzia della polizia su quell'episodio. «Solo dopo che è morta la gente si è interessata a noi», ha detto. «Perchè lei?», si è chiesta la sorella, «era la più gentile del mondo, aiutava tutti». Infine c'è da verificare un'eventuale responsabilità dei medici. Mariam dopo il pestaggio è stata portata in ospedale e rimandata a casa in poche ore. Il giorno dopo però è stata ricoverata in coma e dopo tre settimane è morta.
 


Per chiedere giustizia per la giovane, che in una foto su Fb é seduta su una balaustra sul lungomare di Ostia, è stato creato l'hashtag #JusticeForMariam. «Non voleva stare in Inghilterra - ha detto la madre -, ha sempre sognato di tornare a Roma».

"IRA FAMIGLIA VERSO POLIZIA E OSPEDALE" Diventa sempre più aperta l'indignazione contro polizia e medici inglesi della famiglia di Mariam Moustafa, la diciottenne di doppia cittadinanza egiziana e italiana morta a Nottingham, dove s'era trasferita con genitori e fratelli, in seguito alla brutale aggressione di una gang di ragazze. Lo riferiscono ambienti della comunità locale. Il padre della giovane, come già la madre e uno zio, ha rilanciato l'accusa agli investigatori di non aver dato peso a precedenti aggressioni e episodi d'intimidazione, anche con lanci di oggetti contro la casa dei Moustafa. Episodi che secondo la famiglia potrebbero aver avuto una matrice propriamente razzista e non solo di bullismo giovanile, a dispetto del fatto che la Nottingham Police e i tabloid locali abbia finora escluso l'ipotesi di un «crimine d'odio» etnico. I familiari rimproverano inoltre ai servizi ospedalieri di Nottingham, dove Mariam è morta dopo tre settimane di agonia, d'averne clamorosamente sottovalutato le condizioni e di averla inizialmente dimessa con troppa fretta. 
Ultimo aggiornamento: Martedì 14 Marzo 2023, 14:25
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