Maltempo, resta bloccato in ufficio, salvo grazie ad alcuni passanti: «Avevo ormai l'acqua alla gola»

Emanuele Gentili, avvocato, era nel suo studio quando all'improvviso non è più riuscito ad uscire, perché la porta era sbarrata dall'acqua

Maltempo, resta bloccato in ufficio, salvo grazie ad alcuni passanti: «Avevo ormai l'acqua alla gola»

di Redazione web

Era rimasto bloccato nel suo studio, l'avvocato Emanuele Gentili, salvato da un gruppo di persone in pieno centro a Cesena. Le immagini del suo salvataggio hanno già fatto il giro dei social. Un filmato di forte impatto. «Ho cercato di scappare, sono salvo per miracolo» ha detto il legale 50enne al Corriere della Sera, mentre indica con la mano il livello raggiunto dall'acqua. La targa del suo studio, oltre il metro e mezzo di altezza.

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Acqua alla gola

«Ero letteralmente con l’acqua alla gola. Se non fosse stato per il provvidenziale intervento di alcuni passanti oggi i miei piangerebbero un altro morto» le parole di Gentili, colpito all'improvviso dalle acque esondate dal fiume Savio. L'uomo è stato tirato fuori da alcuni passanti, che lo hanno preso e portato fuori facendolo passare da una piccola finestra che si affaccia sul marciapiede, dopo aver divelto una grata e rotto il vetro.

@divise.nel.cuore A Cesena è stato tratto in salvo un uomo rimasto intrappolato in un seminterrato in seguito all'esondazione del Savio. Divelta la grata a protezione della finestra, su cui l'uomo batteva i pugni chiedendo aiuto. #carabinieri  #possiamoaiutarvi  #armadeicarabinieri  #divisenelcuore  #alluvione #Cesena #policeman #italianpolice ♬ suono originale - divise.nel.cuore

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Acqua saliva in fretta

«Quando cominciava ad arrivare l’acqua della piena sono andato in quella che è la nostra sala riunione, volevo mettere in sicurezza alcuni fascicoli e documenti per evitare che andassero completamente distrutti».

Sono bastati appena pochi pinuti per portare l'acqua da mezzo metro ad un metro e mezzo, bloccando la porta principale, inaccessibile.

Salvo per miracolo

La fortuna ha voluto che parte della finestra fosse ancora libera e che le sue urla abbiano attirato alcune persone. «Per tirarmi fuori hanno agganciato un cavo all’inferriata di protezione della finestra e dall’altra parte ad un mezzo pesante, riuscendo a strapparla via. Quindi hanno spaccato quel che restava del vetro e mi hanno tirato fuori a forza di braccia. Qualche minuto ancora e non averi avuto scampo».


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 17 Maggio 2023, 19:09
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