Maltempo in tutto il Nord e tromba d'aria in Veneto: alberi caduti e pali della luce divelti. Tre feriti

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Una perturbazione atlantica continua ad interessare il Nord, con condizioni di marcata instabilità, piogge e temporali, specie sui settori alpini. Al sud si registra un deciso rinforzo dei venti. La Protezione Civile ha emesso un ulteriore avviso di condizioni meteo avverse che integra ed estende quello di ieri e che prevede il persistere di precipitazioni su Piemonte, Lombardia, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna.

Dal pomeriggio di oggi, si prevedono inoltre temporali, su Toscana e Trentino Alto Adige. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento. L'avviso prevede poi dalla mattinata di domani venti forti con raffiche di burrasca, sulla Campania, in estensione a Calabria e Sicilia, con possibili mareggiate lungo le coste esposte. Per oggi e domani è allerta arancione per rischio idrogeologico sui settori settentrionali di Lombardia e Veneto, e allerta gialla su buona parte del nord Italia. 

DISPERSO, ALLARME RIENTRATO È rientrato l'allarme su una persona scomparsa ad Albarella, in provincia di Rovigo, in seguito alla tromba d'aria di questa sera. Una tromba d'aria si è abbattuta ad Albarella, sulla costa della provincia di Rovigo. A quanto si apprende una persona risulta dispersa. Dopo accurate verifiche effettuate dai vigili del fuoco di Rovigo infatti, al momento non risulta nessuna denuncia di scomparsa. Continua intanto il lavoro delle squadre dei vigili del fuoco di Rovigo rinforzate con squadre arrivate dai comandi di Padova e Vicenza. Le squadre stanno operando sulla zona litoranea del rodigino in particolar modo a Taglio di Po, Albarella e Rosolina e Porto Viro dove si sono verificate le maggiori criticità per i danni della tromba d'aria.

150 INTERVENTI DEI VIGILI DEL FUOCO Sono 100 gli interventi in cui sono impegnati i Vigili del fuoco di Udine a causa del maltempo, una quarantina quelli già risolti e altri 60 ancora in corso. Le violente piogge, accompagnate da forti raffiche di vento, hanno provocato la caduta di alberi, pali e altri ostacoli sulle strade. Alcuni alberi sono caduti anche su alcune automobili in transito, ma non si registrano feriti. Tra le zone più colpite vi sono il centro di Udine, dove grossi alberi sono caduti nella zona di viale Pasolini, in viale Venezia, via Cividale e piazza Patriarcato. Danni anche in tutta la Bassa friulana, il codroipese, a Pagnacco e a Buttrio, dove il forte vento ha scoperchiato il tetto di un capannone nella zona industriale. Sono invece una cinquantina le chiamate di soccorso già pervenute ai vigili del fuoco di Pordenone nell'ultima ora, per un nubifragio che si è abbattuto sulla Destra Tagliamento. La zona più colpita è quella di San Vito (Pordenone) con alberi e cartelli stradali sradicati dal vento. Una tettoia è stata sollevata è ha centrato in pieno le auto in sosta nel parcheggio di un supermercato: nessuna persona sarebbe rimasta ferita. Altri comuni in cui si sono registrati danni ingenti sono Zoppola e Sesto al Reghena. Problemi anche a Spilimbergo, dove il vento ha distrutto alcuni capannoni allestiti in vista della Rievocazione storica di Ferragosto.

PROBLEMI SU LINEA FERROVIARIA La circolazione ferroviaria è interrotta dalle 16.20 di oggi per il maltempo tra le stazioni di S.Stino di Livenza e Portogruaro sulla linea Venezia/Trieste. Lo riferisce Trenitalia. Alcuni treni diretti verso il capoluogo giuliano stanno accumulando ritardi che arrivano a 30 minuti. Il guasto - riferisce Trenitalia - riguarda il sistema di distanziamento con i passaggi a livello. Dalle ore 17:15 il traffico è inoltre sospeso a Latisana (Udine), per la caduta di lamiere sulla linea aerea. Altri disagi si registrano sulla linea ferroviaria Tarvisio-Venezia, dove dalle dalle ore 16:40 il traffico è sospeso fra Pordenone e Basiliano per la presenza di lamiere sulla sede ferroviaria nei pressi della stazione di Casarsa (Pordenone). Nessun treno è fermo in linea, ma è stata richiesta l'attivazione del servizio sostitutivo con bus. Infine, la linea Udine-Cervignano è interrotta dalle ore 17.10 per condizioni meteo fra Risano e Palmanova. 

VENETO Forti temporali, accompagnati da folate di vento, si sono verificati nel pomeriggio in tutto il Veneto. La situazione risulta particolarmente difficile nel veneziano, in particolare nelle aree balneari fra Jesolo e Punta Sabbioni, dove i vigili del fuoco stanno intervenendo per la caduta di alberi sulla sede stradale e lo sradicamento di alcune tende nei campeggi. Chiamate di soccorso sono arrivate anche da alcune località del Delta del Po, nel rodigino, colpite da una tromba d'aria che ha divelto pini secolari tra Rosolina, Porto Viro e Albarella. 
 

Alberi caduti e la rottura di qualche finestra: è il primo bilancio dei danni provocati nelle tre aree ospedaliere del Veneto Orientale, di competenza dell'Ulss 4, dal violento nubifragio che si è abbattuto nella zona nel pomeriggio. A Jesolo, all'interno del polo ospedaliero fronte mare, sono caduti sei grossi alberi e travolte due auto. Non sono segnalate persone coinvolte. Danni alla pineta che circonda il presidio. A San Donà di Piave, il vento ha causato la rottura di alcune finestre poste al quinto piano del presidio. A Portogruaro, è caduto un grosso albero nei pressi del pronto soccorso. A Jesolo e Portogruaro, il personale dell'azienda sanitaria, con il coordinamento dei servizi tecnici dell'Ulss4, è subito intervenuto per liberare dalle ramaglie le vie di accesso e di uscita ai mezzi di soccorso. Il direttore generale Carlo Bramezza si è recato immediatamente all'ospedale di Jesolo dove si sono verificati i disagi maggiori. 

TROMBA D'ARIA Un'auto è stata colpita da un albero abbattuto dal maltempo, mentre un'altra è uscita di strada e sono duvuto intervenire i vigili del fuoco per soccorrere gli occupanti, ma nessuan persona è rimasta ferita: È un primo bilancio del nubifragio accompagnato da vento forte che si è abbattuto oggi pomeriggio sul territorio di San Donà. Prontamente sono intervenuti degli operai del Comune e della Polizia Locale. «Ringrazio il personale del Comune, la Protezione Civile e i Vigili del Fuoco per l'intervento pressoché immediato - ha detto il sindaco Andrea Cereser che ha seguito direttamente l'evolversi della situazione - Il ripristino delle normali condizioni potrà essere lungo in quanto alberi sono caduti su numerose strade della città». La cittadinanza è stata informata in tempo reale dell'evolversi della situazione attraverso una serie di post sulla pagina Facebook del Comune che, in pochi minuti, hanno raggiunto oltre 10mila visualizzazioni e circa 150 condivisioni.

BRESCIA Una fortissimo temporale si è abbattuto nel Bresciano causando danni sopratutto nella zona della Franciacorta e del lago di Iseo. A Iseo si è avuta anche una tromba d'aria che ha divelto il tetto di un'abitazione. Non ci sono stati feriti. A Monticelli Brunati un automobilista è uscito illeso dalla sua vettura schiacciata da un albero. Sospesa per alcuni minuti la circolazione sulla linea ferroviaria Brescia-Iseo-Edolo per la presenza di rami sui binari.

EMILIA ROMAGNA La tempesta che si è abbattuta nel Bolognese e in Romagna nel primo pomeriggio ha provocato allagamenti di scantinati, garage e avvallamenti stradali un pò ovunque e le forti raffiche di vento hanno abbattuto alberi e perfino una gru, in via Isonzo a Forlì, senza provocare feriti. A Forlì il fortunale è durato una mezz'ora e in molti luoghi della città sono stati segnalati allagamenti, lamiere volate via e altri danni. A Ravenna la tempesta è stata violenta ma più breve, causando problemi alla viabilità, anche sulla statale Romea fino ai lidi ferraresi, e black out a Lugo e Marina di Ravenna. L'acquazzone nel Bolognese ha colpito soprattutto la zona di Imola, molti gli allagamenti e gli alberi caduti, ma senza feriti né causare problemi alle strade. 

GRANDINE A BOLZANO Ancora violenti temporali con grandine sull'Alto Adige. Nel pomeriggio il maltempo ha interessato anche Bolzano, dopo aver colpito diverse zone, fra cui San Genesio e la Bassa Atesina. Gran lavoro per i vigili del fuoco del capoluogo che, in pochi minuti, sono stati subissati da decine di telefonate di residenti e commercianti che segnalavano l'allagamento di cantine e negozi. Sorpresi dagli improvvisi rovesci anche i numerosi turisti che in questi giorni affollano il centro storico di Bolzano, i più fortunati dei quali hanno potuto trovare riparo sotto i Portici medievali. Una violentissima grandinata aveva interessato già nella serata di ieri la vallata dell'Adige, lungo l'asse che va da nord di Bolzano sino agli abitati di Laives e di Caldaro a sud del capoluogo, arrivando fino a Trento. La tempesta, accompagnata da raffiche di vento aveva causato la caduta di alberi che per un breve periodo ieri sera hanno portato alla chiusura del traffico sul tratto ferroviario tra Bolzano e Merano. Debbono essere ancora valutati i danni ai meleti ed ai vigneti a nord di Trento e in Bassa Atesina, che potrebbero essere ingenti. Il violento temporale aveva interessato anche la parte meridionale della val d'Isarco con danni all'agricoltura. 

TRENTINO VERSO LO STATO DI CALAMITÀ Dopo le ultime grandinate che hanno aggravato la situazione nei vigneti e nei meleti del Trentino, la Giunta provinciale, convocata per domani, adotterà una nuova delibera con la dichiarazione dello stato di calamità ai fini dell'attivazione del fondo di solidarietà nazionale. Per un'analisi più approfondita e puntuale dei danni e delle superfici coltivate colpite dalla grandine stanno lavorando il Servizio agricoltura della Provincia con gli Uffici periferici e la Fondazione Mach. «Nella Giunta di domani - anticipa l'assessore Michele Dallapiccola - parleremo di questa calamità affrontando il tema anche dal punto di vista degli interventi che potremo attivare in prospettiva, perché è chiaro che simili nefasti eventi naturali sono destinati a non rimanere episodici ed a ripetersi anche in futuro, nonché degli spazi di miglioramento e di potenziamento del sistema, già per altro efficiente, di gestione del rischio». «Le grandinate vicino alla vendemmia in viticoltura sono le peggiori - osserva Maurizio Bottura, responsabile dell'Unità viticoltura del Centro trasferimento tecnologico della Fondazione Mach - poiché danneggiano gli acini da cui fuoriesce il mosto, che è ricco di zuccheri, substrato favorevole ad attacco di Botrite e marciume acido». I tecnici sperano Si spera, dunque, in tempo asciutto nei prossimi giorni così da poter arrivare in vendemmia al momento ottimale con uve sane, altrimenti l'alternativa è la vendemmia anticipata. 
Ultimo aggiornamento: Giovedì 10 Agosto 2017, 21:45
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