Liliana Resinovich, il cadavere riesumato entro la fine di gennaio: «La nuova autopsia ci dirà se è stato omicidio»

La donna era uscita dalla casa dove viveva con il marito per andare da un ex atleta, con cui aveva una relazione, ma dove non sarebbe mai arrivata

Liliana Resinovich, il cadavere riesumato entro la fine di gennaio: «La nuova autopsia ci dirà se è stato omicidio»

di Redazione web

Sarà riesumata entro la fine di gennaio la salma di Liliana Resinovich, la 63enne scomparsa da casa il 14 dicembre 2021 e trovata morta il 5 gennaio 2022. La decisione, comunicata in una nota dal procuratore capo di Trieste, Antonio De Nicolo, è stata presa dalla sostituta procuratrice Maddalena Chergia, titolare del procedimento, che ha conferito la riesumazione con la procedura dell'accertamento tecnico non ripetibile a un collegio di consulenti. 

La riesumazione è stata segnalata come "opportuna" dall'antropologa forense Cristina Cattaneo, alla quale la Procura aveva dato l'incarico di redigere una perizia medico-legale per fare chiarezza sulla morte di Resinovich. Una decisione appoggiata dal marito Sebastiano Visintin: «Per me è importante che il corpo di Liliana possa dare delle risposte, perciò non mi oppongo. Spero che la dottoressa possa avere delle risposte. Dopodiché io aspetto il nulla osta per cremare Liliana, questo è quello che interessa di più a me». E ha aggiunto: «È un momento doloroso, ma siccome è da mesi che ne parliamo, sono preparato e poi il 5 gennaio saranno due anni dal ritrovamento di Liliana, che comunque è un dolore immenso».

Le parole del fratello

Anche il fratello Sergio Resinovich è intervenuto: «Spero si possa arrivare alla verità, anche se è una cosa dolorosa.

Sono contento che il giudice abbia accolto la nostra istanza. Io finché riuscirò, mi basta una possibilità, non mi fermo. Io voglio sapere cosa è successo a Liliana».

Il pm, riporta la nota del procuratore capo, ha stabilito «per una data che si colloca verso la fine del presente mese, la convocazione innanzi a sé degli esperti chiamati a svolgere tali delicate operazioni, dandone debito avviso ai prossimi congiunti della deceduta e ai rispettivi difensori. Prevedibilmente al formale affidamento dell'incarico farà sollecito seguito l'attività consulenziale prevista». 

La storia di Liliana Resinovich

La mattina del 14 dicembre 2021 Liliana Resinovich, 63 anni, era uscita di casa, in via Verrocchio, a San Giovanni, dove viveva con il marito Sebastiano Visintin, per andare da Claudio Sterpin, 83 anni, ex atleta, con cui la donna aveva una relazione affettuosa, ma dove non sarebbe mai arrivata. 

La scomparsa è datata 14 dicembre 2021 e il suo cadavere è stato ritrovato solo il 5 gennaio successivo nel parco dell'ex ospedale psichiatrico di San Giovanni non distante dalla sua abitazione: la sua testa era infilata in due sacchetti di plastica e il corpo era avvolto in due sacchi. La prima autopsia aveva fatto risalire la morte di Liliana al 3 gennaio 2022.

Lo scorso giugno il Gip del Tribunale di Trieste aveva disposto nuove indagini sulla morte della donna, dopo che la Procura ne aveva chiesto l'archiviazione


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 3 Gennaio 2024, 14:57
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