Laura e l'odissea per il cambio di sesso: «Dal Veneto per operarmi devo andare a Foggia. Liste d'attesa fino a 3 anni»

La giovane da tre anni ha iniziato il percorso di transizione, ma per operarsi in una struttura pubblica dovrà aspettare ancora a lungo

Laura e l'odissea per il cambio di sesso: «Dal Veneto per operarmi devo andare a Foggia. Liste d'attesa fino a 3 anni»

di Redazione web

Laura Bisetto da tre anni ha intrapreso il difficile percorso della transizione di genere, ma la sua battaglia per cambiare sesso è diventata una vera e propria impresa titanica. La trentenne trevigiana ha ottenuto dal Tribunale il diritto all'operazione per il cambio di sesso in una struttura pubblica, ma in Italia per sottoporsi a questo tipo di interventi bisogna viaggiare e anche parecchio: gli unici ospedali che la praticano sono quattro, a Torino, Firenze, Pisa e Foggia. E le tempistiche, per via delle molte domande e dei pochi medici, sono lunghissime: da un minimo di 12-18 mesi, fino a tre anni. 

«Per diventare davvero me stessa devo attendere ancora 18 mesi. E sarò operata a oltre 700 km da casa. In lista per la riassegnazione del genere come me ci sono tantissime ragazze. Abbiamo diritto ad una sanità pubblica con tempi più umani», le parole di Laura al Gazzettino. L'alternativa a tutta questa attesa? Andare all'estero, o affidarsi alla sanità privata, dove però una vaginoplastica costa 20mila euro. A Padova ci sarebbe un centro, ma non è ancora operativo, e non esistono altre strutture in Veneto. 

Chi è Laura Bisetto

Come racconta Il Gazzettino, Laura ha iniziato il processo di transizione di genere nel 2021 orientandosi in un mondo molto difficile grazie all'aiuto del coordinamento LGBTQI+. «Sono felice perchè ho ottenuto recentemente i documenti nuovi. Oggi al mio aspetto corrispondono un nome e un codice fiscale nuovi. Mi sento più serena, anche se ci sono voluti più di tre anni». Laura si è affidata ad Alessia Romano del foro di Venezia. «Grazie a lei abbiamo avuto l'udienza in due mesi rispetto ai canonici sei o otto mesi.

Questo in virtù della semplificazione che è avvenuta con la legge Cartabia. E dopo due giorni ho avuto la sentenza del Tribunale in cui si stabiliva che sono di sesso femminile».

Con la sentenza e un nuovo codice fiscale si ha l'opportunità di richiedere l'intervento chirurgico per la riassegnazione del sesso. Ma il problema, come detto, sono i tempi: «L'udienza è avvenuta il 21 novembre 2023 e l'assenso è arrivato il 24 novembre. Con la sentenza in mano mi sono subito rivolta ad una struttura ospedaliera per richiedere tramite il sistema sanitario nazionale la riassegnazione del sesso. Ma la risposta mi ha preso in contropiede». «L'unica lista d'attesa che si sta muovendo ad oggi è quella di Foggia- conferma Laura- E' un'apertura recente, un'equipe molto grande e sono bravissimi. Però appunto noi siamo in tante».

L'attesa altrove è lunghissima: a Pisa, racconta, oggi stanno operando persone in lista dal 2019. Troppo rischioso andare all'estero anche per il post-degenza e i controlli, mentre operarsi privatamente è troppo costoso. Sì dunque ad operarsi a Foggia, con tutti i problemi logistichi che ne comporta: «C'è la distanza che peserà poi nei controlli post-operatori, non avrò la possibilità di farmi accompagnare, e dovrò regolarmi con le malattie e i permessi lavorativi perchè per scendere serve quasi una giornata».


Ultimo aggiornamento: Giovedì 28 Marzo 2024, 10:39
© RIPRODUZIONE RISERVATA