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Lapo al momento dell'incidente era da solo in auto e stava tornando a Tel Aviv da Gerusalemme, dove aveva visitato il Muro del Pianto: nello schianto non sarebbero rimaste coinvolte altre persone.«Voglio innanzitutto ringraziare Dio, e poi i medici israeliani e quelli europei. Voglio pregare per i ragazzi giovani che ho visto morire in Israele accanto a me nei letti delle emergenze dell'ospedale, gli amici che mi sono stati vicini, la mia famiglia - ha detto Lapo in una videochiamata al Corriere della Sera -.
Voglio ringraziare Dio di avermi dato la possibilità di ridarmi la vita».
«Voglio dedicare il mio tempo, il mio cuore e risorse economiche a fare del bene occupandomi della mia Onlus, che non è un capriccio da bambino viziato. Umanamente Lapo Elkann non è come lo descrivono gli altri ma un uomo con il cuore aperto e che ha voglia di fare del bene. Con l'incidente ho capito che è questo il mio nuovo motto di vita», ha fatto sapere Elkann.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 20 Dicembre 2019, 10:32
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