Jesolo, suicida dal tetto: la gente applaude e riprende con gli smartphone

Jesolo, suicida dal tetto: la gente applaude e riprende con gli smartphone

di Fabrizio Cibin
JESOLO - La tragedia in prima fila, possibilmente da condividere sui social, bambini al seguito. E applauso finale. Il lato triste di una vicenda di per sè drammatica da qualsiasi parte la si guardi.
Quello che è successo ieri a poca distanza da piazza Milano, con un 41enno algerino accusato di aver abusato di due donne, riesce ad andare oltre alla iniziale, morbosa, curiosità di quello che sta capitando. Da quando la vicenda è iniziata, attorno alle 10.30, a quando si è conclusa tre ore e mezza dopo, il gruppo di persone che si ferma a guardare aumenta in modo esponenziale. In tanti perchè conoscono l’uomo e ad un certo punto provano anche a convincerlo a scendere (a uno di loro l’algerino si rivolge dicendo «dì a mia mamma che mi dispiace»). Altri perchè è comunque uno spettacolo, magari da seguire seduti al bar o sulla terrazzina dell’appartamento di fronte. E in quanto spettacolo ci sono anche genitori che non mancano di fermarsi con i figli piccoli. Tanti i cellulari alzati in cielo per riprendere ogni scena: ci sono profili Facebook che aggiornano la situazione neanche fosse un reportage di guerra della Bbc. Qualcuno urla: «Buttati!», come fosse finzione ciò a cui assiste. Ed alla fine, quando il dramma diventa tragedia, c’è chi applaude. E’ lo show dei tempi moderni. E fa tristezza.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 25 Agosto 2017, 14:02
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