Jacopo, travolto e ucciso a 17 anni. Il papà del ragazzo al pirata: "Se riesci a guardarti allo specchio, chiedi perdono a te stesso"
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«Facciamo appello a tutte le persone di buon cuore che sanno qualcosa, che ricordano, che hanno visto e possano essere d'aiuto. Siamo ancora in attesa di sapere chi è che si è così vigliaccamente dileguato. Chiunque abbia visto qualcosa, si faccia avanti senza paura» - scrive Andrea Pieri - «Se un giorno vi venisse in mente di chiedere perdono, non dovete farlo presso la nostra famiglia, la cui vita è ormai inevitabilmente mutilata. Dovete chiedere perdono a voi stessi, se riuscite a guardarvi allo specchio. E poi ai vostri figli, se ne avete, ma non so come farete a guardarli negli occhi e a crescerli ed educarli come persone responsabili».
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«Non so come potrete ancora stringerli a voi e dire "amore mio ti voglio bene", senza che vi venga in mente il volto di Jacopo, un ragazzo di 17 anni, che amava la vita e che invece è stato lasciato morire terrorizzato e solo sull'asfalto di via Sicilia» - si legge ancora nella lettera scritta dal papà di Jacopo - «La disattenzione e gli errori possono essere perdonati, ma non l'omertà, la viltà e la vigliaccheria, quelle dipendono solo dalla propria inumanità e dall'odiosa ed inammissibile volontà di farla franca, qualunque siano le conseguenze delle proprie azioni».
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Ultimo aggiornamento: Martedì 21 Novembre 2017, 12:52
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