Ischia, incendio a Lacco Ameno: evacuati un albergo e venti villette

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di Massimo Zivelli
Una villetta distrutta a Forio ed una famiglia intera sottratta al rogo. Ed ancora, venti case delle vacanze evacuate ed allontanati per precauzione anche una quarantina di turisti ospiti del resort San Montano. E' il bilancio ancora parziale della ondata di incendi che sono stati appiccati da mano al momento ignota su tutta l'isola d'Ischia. A partire dal tardo pomeriggio e fino a notte inoltrata, i mezzi antincendio di protezione civile, servizio regionale e vigili del fuoco sono rimasti severamente impegnati in quella che è stata una ondata di fuoco senza precedenti sull'isola verde. Le fiamme sono state appiccate a Lacco Ameno, al promontorio di Monte Vico. E poi ancora a Forio, in località via Bocca ed in vari punti della zona alta dell'isola fra Serrara Fontana e Barano.



Gli episodi più preoccupanti come si diceva, a Forio, dove una villetta è andata quasi del tutto distrutta dalle fiamme che sono divampate improvvisamente tutt'intorno nel bosco. La polizia coordinata dal vicequestore Alberto Mannelli ed i vigili del fuoco hanno tratto in salvo e fatto allontanare tutti e sei gli occupanti l'immobile residenziale ed hanno liberato anche gli animali prima che le fiamme rendessero impossibile qualsiasi via di fuga. Altre case nelle vicinanze sono state evacuate per ragioni di sicurezza e le famiglie costrette a rimanere fuori tutta la notte fino a quando l'incendio non costituirà più una minaccia.



Ma l'incendio più devastante è quello che ha distrutto un ampio pezzo di preziosissima macchia mediterranea al promontorio di Monte Vico, mettendo in pericolo molte villette e l'albergo a cinque stelle San Montano. Qui le fiamme si sono sviluppate in maniera violentissima (alimentate dal forte vento che da 24 ore spira in zona), verso le 19:30. Che fosse un evento particolarmente grave, lo si è capito dall'andirivieni frenetico di automezzi di polizia e carabinieri, costretti a fare da battistrada ai mezzi di soccorso nel traffico infernale di una domenica estiva. Le fiamme si sono sviluppate ad una altezza di 100 metri dal livello del mare e subito sono arrivate a lambire la zona del cimitero con la sua torre aragonese. L'intera area è stata coperta da una nube di denso fumo, che il vento ha spinto in gran parte non verso l'abitato, ma in direzione della parte alta, dove ci sono una cinquantina di villette e strutture residenziali e dove sorge il maestoso albergo San Montano. E per precauzione, i primi ad essere stati allontanati sono stati proprio una quarantina di turisti che occupavano stanze e suite sulla parte a nord dell'albergo di proprietà della famiglia del senatore e coordinatore regionale di Forza Italia, Domenico De Siano. Ai clienti dell'albergo che occupavano le camere sul lato sud invece, la protezione civile e la direzione della struttura hanno consigliato di tenere le finestre chiuse per evitare intossicazioni da fumo.

Nei momenti successivi, gli uomini del commissario Mannelli hanno fatto sgomberare una ventina fra villette ed abitazioni della zona, fra cui la casa vacanza dell'attore napoletano Gino Rivieccio. Anche in questo caso, come a Forio, è stato vietato a tutti di rientrare fino a quando la situazione non si fosse stabilizzata e l'incendio domato del tutto. Nessun problema invece per l'emblema isolano del turismo internazionale, il grande albergo della Regina Isabella. Gli appartamenti e le suites dello Sporting (la parte di albergo che si inerpica dal mare verso la parte alta del promontorio) non sono stati minacciati neè dalle fiamme, nè tantomeno dal fumo denso ed acre che per molte ore si è impossessato di questa importante porzione del territorio del comune di Lacco Ameno. Certa la natura dolosa degli incendi, polizia e carabinieri indagano per risalire agli autori degli sconsiderati gesti che potevano causare la morte di una intera famiglia a Forio e che in igni caso hanno gettato Lacco Ameno e l'isola nel caos, creando paura ed apprensione fra residenti e turisti.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 17 Luglio 2017, 09:38
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