Incendi, 137 roghi e due morti in Calabria. Vesuvio, la foto dal satellite

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È in miglioramento il fronte incendi sul territorio di Ercolano (Napoli) dove non si registrano danni a persone ed edifici, come segnala il Comune. La scorsa notte le aree più a rischio sono state presidiate dall'Esercito mentre all'alba sono entrati in azione tre Canadair e tre elicotteri che operano su tutto il fronte vesuviano. A Ercolano sono in azione Protezione Civile regionale e Vigili del Fuoco per le operazioni di terra. Migliora, rispetto a ieri, anche la situazione a quota 800 sul versante al confine con Torre del Greco.

Le aree sensibili di cava Fiengo e cava Amendola-Formisano sono presidiate h24 da Polizia Locale, Protezione Civile comunale ed Esercito. Nelle prossime ore su richiesta del Comune, l'Arpac (agenzia regionale per l'ambiente) installerà una centralina per il rilevamento della qualità dell'aria. Per evitare intralci alle operazioni di soccorso, la popolazione è stata invitata a non recarsi sui luoghi colpiti dagli incendi e a non attivarsi in iniziative spontanee non autorizzate dalla Protezione Civile regionale.

Situazione in miglioramento anche a San Giuseppe Vesuviano, dove i roghi - informa il Comune - «sono contenuti e in fase di spegnimento». Quanto alle esalazioni di fumo e cenere «si è riscontrato un ulteriore sensibile miglioramento rispetto alle ore serali di mercoledì». Il Comune ha interrotto l'attività dei presìdi sanitari straordinari e la distribuzione di maschere anti-fumo. 

DUE MORTI IN CALABRIA Un pensionato Antonio Purita, di 68 anni, è stato trovato cadavere, parzialmente lambito dalle fiamme, in una scarpata, a Favelloni, frazione del comune di Cessaniti in provincia di Vibo Valentia. Era andato nella sua proprietà forse per tentare di spegnere le fiamme di un incendio che minacciava il suo uliveto ma probabilmente, per via del fumo sprigionato dal rogo, ha perso i sensi ed è finito privo di vita in un fosso.

A scoprire il corpo senza vita del pensionato sono stati i suoi familiari che, preoccupati per non averlo visto rincasare, sono andati a cercarlo in campagna. Nei mesi scorsi un nipote del pensionato era morto rimasto schiacciato dal ribaltamento del trattore con il quale stava lavorando.

Un uomo di 69 anni di San Pietro in Guarano è morto carbonizzato mentre cercava di spegnere un incendio divampato vicino al proprio terreno, nella frazione San Benedetto. È la seconda vittima di oggi in Calabria. Sul posto sono intervenute due squadre dei vigili del fuoco, carabinieri e personale del 118. L'elisoccorso non ha potuto atterrare a causa del fumo. La zona interessate dalle fiamme è ampia e impervia, ed è stato richiesto l'ausilio dei canadair perché le fiamme lambiscono alcune abitazioni. La vittima si chiamava Mariano Pizzuti. L'uomo, secondo una prima ricostruzione, si è avvicinato alle fiamme nel tentativo di spegnerle ma, probabilmente, è stato stordito dal fumo e poi avvolto dalle fiamme. 





137 ROGHI IN CALABRIA Sono 137 i roghi attivi in Calabria, 98 dei quali divampati oggi. Incendi che hanno colpito gran parte della regione, creando i maggiori problemi, però, nel cosentino e nel reggino. A San Pietro in Guarano, dove un uomo di 69 anni, è morto tentando di spegnere le fiamme che si avvicinavano al suo terreno, al momento, oltre alle squadre a terra dei vigili del fuoco e di Calabria verde, sta lavorando un elicottero della stessa azienda ed è in arrivo un canadair. 

Nella zona, il capo della Protezione civile regionale Carlo Tansi, ha fatto attivare le associazioni di volontariato di protezione civile che si occupano di anti incendio. Nella stessa zona, una cinquantina di persone sono state fatte allontanare dalle proprie abitazioni a scopo precauzionale. In mattinata tre canadair sono stati impegnati, rispettivamente a San Fili, San Marco Argentano e Papasidero, tutti e tre nel cosentino. Altrettanti elicotteri sono stati impiegati a Sant'Alessio d'Aspromonte, nel reggino, Belmonte e Fagnano Castello, nel cosentino. Per Fagnano è stato richiesto un rinforzo delle squadra a terra e un intervento aereo dal momento che le fiamme hanno ripreso vigore. Tre roghi sono in fase di bonifica. 

Nel reggino, oggi, è entrato in azione anche l'Esercito. Una squadra di 32 uomini del 5/o Reggimento Fanteria Brigata meccanizzata «Aosta», di stanza sullo Zomaro, è impegnato in queste ore in contrada «Omomorto» nel territorio del comune di Cittanova per coadiuvare le quadre dei Vigili del fuoco e di Calabria Verde che stanno operando per lo spegnimento delle fiamme che si estendono su un vasto fronte. Dal cielo opera anche un elicottero antincendi. Molti altri roghi vengono segnalati in diversi zone della provincia, sia sul versante tirrenico che su quello ionico. 

Dal primo pomeriggio un Canadair sta operando in località Acquaro di Cosoleto a sostegno degli uomini a terra per isolare un fronte che sta distruggendo un'area di macchia mediterranea. Risulta completato lo spegnimento di un altro incendio che ha interessato un'area boschiva tra Sant'Alessio d'Aspromonte e Gambarie, e quello che tra la serata di ieri e stamani ha interessato i costoni collinari di contrada Limbone, e contrada Lupardini a Reggio Calabria, dove le fiamme hanno lambito il tratto autostradale presso lo svincolo Reggio-Porto. 

Altri interventi sono scattati, poco dopo le ore 14 sul versante ionico della provincia, nel territorio di Portigliola. L'esercito, unitamente al Nucleo di ricognizione e all'Ente Parco, con il supporto dei Carabinieri Forestali, sta effettuando un sopralluogo al fine di verificare le zone dove sussistono le maggiori criticità. Tutta l'attività è coordinata dall'unità di crisi attivata dal prefetto di Reggio Calabria Michele di Bari.

LE PRIME IMMAGINI DAL SATELLITE Sono arrivate le prime immagini degli incendi sul Vesuvio riprese dai satelliti. Mostrano le fiamme alle pendici del vulcano, avvolto da fitte nubi di fumo, e fuoco nella zona della Costiera Amalfitana, poco distante da Positano. Diffuse dall'Agenzia Spaziale Europea (Esa), le immagini sono state riprese dal satellite Sentinel-2B, una delle 'sentinelle della Terrà del programma Copernicus promosso da Esa e Commissione Europea. Le immagini, riprese il 12 luglio e combinate in un'animazione, danno l'impressione che il Vesuvio si trovi nel pieno di un'eruzione e mostrano come il fuoco si stia estendendo nella zona protetta del Parco naturalistico del Vesuvio, istituito nel 1995 per tutelare l'area del vulcano.





DISTRUTTI OLTRE 100 ETTARI DI BOSCO Sono oltre 100 gli ettari boschivi andati distrutti nel corso degli incendi che stanno interessando l'area vesuviana. Lo ha reso noto la Protezione Civile regionale della Campania. Al momento è contenuto il fronte sul versante Nord tra Ercolano e Torre del Greco mentre viene definita «ancora complessa» la situazione ad Ottaviano, Terzigno e Agerola-Monti Lattari. Sotto controllo la situazione a Cava Sari e negli altri siti dei rifiuti di Terzigno.

 
 


Il fuoco è stato tamponato anche grazie alla realizzazione di una vasca di acqua artificiale in grado di pompare 4 mila litri/minuto, che ha consentito un più rapido approvvigionamento degli elicotteri. Mille le persone impegnate sull'intero territorio regionale tra volontari, Vigili del fuoco, Sma Campania, personale dell'Antincendio boschivo e della protezione civile regionale che supportano da terra gli interventi che stanno effettuando Canadair nazionali ed elicotteri regionali. Agli aerei dei Dipartimento nazionale di Protezione civile si stanno aggiungendo altri due mezzi aerei antincendio francesi. 
Ultimo aggiornamento: Giovedì 13 Luglio 2017, 17:56
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