La gara "non si poteva annullare nonostante la gara per arrivare a quel contratto fosse illegittima", ha detto il vicepremier e ministro in una diretta su facebook. Da quanto si legge nel parere dell'avvocatura (che Di Maio aveva tenuto riservato fino al termine del procedimento) il problema della gara è "la mancata valutazione della nuova offerta in rilancio formulata da Acciai Italia" la quale può assumere rilievo di quel "eccesso di potere" che sarebbe uno dei due presupposti per annullare la gara.
Ma per essere annullare la gara i presupposti sono due, scrive ancora l'avvocatura: «La possibilità di addivenire a un legittimo esercizio del potere di annullamento [deve] ancorarsi ad un interesse pubblico concreto ed attuale, particolarmente corroborato».
«Su Ilva abbiamo fatto meglio di quelli di prima.
Abbiamo risolto la crisi in tre mesi quando quello di prima in sei anni non sono stati capaci. Tutti assunti e nessun esubero», scrive il capo politico del M5S, anche se in realtà il piano del ministro Calenda fosse praticamente identico. Perché l'accordo sia esecutivo, dovrà essere approvato da un referendum tra i lavoratori.
Ultimo aggiornamento: Sabato 8 Settembre 2018, 16:02
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