Giulia Cecchettin, il messaggio straziante della sorella per lei e la mamma (morta un anno fa): «Adesso abbracciatevi»

Sul profilo Instagram di Elena il dolore per la scomparsa di sua sorella e sua mamma

Giulia Cecchettin, il messaggio straziante della sorella per lei e la mamma (morta un anno fa): «Adesso abbracciatevi»

di Cristina Siciliano

Elena Cecchettin ha pubblicato una foto in bianco e in nero sui social per ricordare la sorella Giulia, il cui corpo è stato ritrovato l'11 novembre vicino al lago di Barcis, in provincia di Pordenone. La ragazza, uccisa dall'ex fidanzato Filippo Turetta, è raffigurata insieme alla mamma, scomparsa per un brutto male un anno fa. «Abbracciatevi anche per me», ha scritto.

La lotta contro i femminicidi

Avrebbe potuto affrontare il lutto per la scomparsa della sorella in tanti modi, ma Elena Cecchettin ha scelto di farlo nell'unico modo che riteneva possibile: rendere omaggio alla vita di sua sorella affinché le donne non subiscano più il male che hanno subito Giulia e tutte le altre vittime di femminicidio. Nella foto pubblicata sul profilo Instagram di Elena Cecchettin, la sorella Giulia e la mamma Monica Camerotto, (quest'ultima morta nel 2022 a causa di un tumore), si abbracciano e sorridono.

La foto 

«Abbracciatevi anche per me».

Sono queste le parole che Elena Cecchettin ha scritto a corredo del post che ha pubblicato sul suo profilo Instagram. Un dolore immenso che è difficile spiegare a parole. Nelle sue Instagram stories, è la stessa Elena a condividere alcuni dei numerosissimi messaggi contro la violenza sulle donne che ha ricevuto o che le sono stati dedicati per esprimerle vicinanza in questo momento. 

«Alle persone che mi stanno dimostrando affetto e vicinanza, vi voglio bene - ha scritto Elena Cecchettin nelle sue Instagram stories -. Fatico a rispondere a tutti ma ho letto ogni singola parola e vi apprezzo tantissimo». La sorella di Giulia ha aggiunto: «Alle persone che mi vogliono male e mettono in dubbio il mio dolore: non potete capire».

«Come mi sento ora: mi si sono spenti i sentimenti», ha concluso Elena Cecchettin.

Il discorso di Elena Cecchettin 

«Vorrei lasciare un messaggio e spero possa essere udito da più persone - ha spiegato Elena Cecchettin durante un'intervista rilasciata a Dritto e Rovescio -. Hanno additato Turetta come un mostro, ma lui non è un mostro. Il mostro è un'eccezione. Lui è un figlio della società partiarcale che è pregna della cultura dello stupro. Siate ostili a questi comportamenti che possono sembrare banalità ma sono preludio di femminicidio. Il femminicidio non è un delitto passionale, il femminicidio è un delitto di potere».

La sorella fi Giulia ha aggiunto: «Il femminicidio è un delitto di Stato perché lo Stato non ci tutela e non ci protegge. Bisogna prevedere l’educazione sessuale e l’educazione affettiva in modo tale da prevenire queste cose. Bisogna finanziare i centri antiviolenza in modo tale che se le persona dovono chiedere aiuto possano essere in grado di farlo. Per Giulia non fate un minuto di silenzio, per Giulia bruciate tutto».


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 22 Novembre 2023, 14:45
© RIPRODUZIONE RISERVATA