Gessica Lattuca, iniziate le ricerche del corpo della ragazza. Perquisizione in atto nella casa di campagna di Filippo Russotto

Gessica Lattuca, iniziate le ricerche del corpo della ragazza. Perquisizione in atto nella casa di campagna di Filippo Russotto

di Emilio Orlando
Ore decisive per il giallo di Gessica Lattuca. Una vasta perlustrazione da parte dei carabinieri del comando provinciale di Agrigento sta per cominciare in alcuni terreni a Naro, un piccolo comune poco distante da Favara. Perquisita nel frattempo, alle prime luci dell’ alba, con i cani molecolari anche l’abitazione di Filippo Russotto, in quale però precisa l’avvocato Salvatore Cusumano, non è iscritto nel registro degli indagati. Ma la novità dell'ultima ora, come dimostrano le foto qui di seguito, è  che è in atto in questi minuti, un'altra perquisizione della casa di campgna di Filippo Russotto. Disabitata da 14 anni, la casa, dotata di un pozzo e di un forno, si trova in località Burraitorto.

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L’attenzione ora è focalizzata nelle aree rurali e golenali a ridosso del fiume Naro, dove gli inquirenti ipotizzano che possa trovarsi ilcorpo della ragazza. Questi appezzamenti di terra sono di proprietà della famiglia di Filippo Russotto, ex compagno di Gessica. La zona è molto impervia, data la particolare conformazione del territorio, caratterizzata da anfratti rocciosi, miniere di zolfo con tunnel profondissimi e aree golenali del fiume Naro, divenute negli anni ormai discariche a cielo aperto. Proprio in quelle lande, dalla bassa vegetazione ma ricche di pozzi artesiani e di vasche di decantazione per letame e concimi potrebbe essere stato occultato il corpo della giovane nelle ore o nei giorni successivi alla sparizione.

La svolta è arrivata ieri, dopo che i carabinieri hanno notificato a Gaspare Michele Volpe, ex datore di lavoro di Gessica, oltre che un ordine di carcerazione per scontare in carcere un cumulo pena residuo per un reato nei confronti della ex moglie, anche un avviso di conclusione indagine per un altro procedimento. Durante le indagini, proprio per i reati di estorsione è emerso che Volpe sarebbe l’organizzatore di un giro di prostituzione, insieme ad un altro pregiudicato della zona di nome Nino Ferraro un certo Angelo Stagno, procurava spacciatore della zona che riforniva di cocaina l’ex datore di lavoro. Le prestazioni sessuali delle ragazze venivano pagate con pochi euro, dosi di cocaina e panini. Sono pronti anche gli scavatori laddove si rendesse necessario il loro utilizzo per scavare in profondità.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 4 Ottobre 2018, 19:11
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