"Non ho urlato, erano armati", paura per le due ragazze americane violentate dai carabinieri: ecco chi sono i militari

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"Due carabinieri hanno abusato di noi". Questo è quanto avrebbero dichiarato le due studentesse americane che hanno accusato due carabinieri di Firenze di averle violentate. Nel racconto delle giovani, secondo la procura della città, ci sono elementi di fondatezza.

La violenza sarebbe accaduta nella notte tra il 6 e il 7 settembre. Le due ragazze, poco più che ventenni, sono state sentite di nuovo a lungo, dopo il primo racconto fornito alla polizia. Il console generale degli Stati Uniti, Benjamin Wohlauer, è intervenuto sulla vicenda dichiarando che saranno rispettate "trasparenza, rigore e sforzo dell'Arma per arrivare alla verità".

ATTESI INTERROGATORI DEI DUE CARABINIERI Sono attesi nei prossimi giorni, se non già nelle prossime ore, gli interrogatori dei due carabinieri accusati di violenza sessuale nei confronti di due ragazze americane, che hanno accompagnato a casa con l'auto di servizio.

I due militari sono un appuntato, 45 anni, sposato, con figli, e un carabiniere scelto, 33 anni, residente a Prato, in servizio presso il nucleo radiomobile di Firenze. Ad ora non risultano sospesi dal servizio. Ieri i due militari, al termine delle deposizioni delle giovani studentesse, 19 e 21 anni, sono stati iscritti nel registro degli indagati dalla Procura di Firenze, guidata dal procuratore capo Giuseppe Creazzo. Per ora il sostituto procuratore Ornella Galeotti ha ipotizzato nei loro confronti solo il reato di violenza sessuale. Non è escluso, in base agli eventuali sviluppi dell'indagine, che venga contestata ai militari anche l'abuso di autorità e l'aggravante della minorata difesa delle vittime, visto che entrambe le ragazze sono state trovate positive all'alcoltest e una di loro anche al narcotest (avrebbe fatto uso di hashish durante la serata trascorsa in discoteca prima dello stupro). Un'inchiesta è stata aperta anche dalla Procura militare per «atti relativi» al filone principale dello stupro.





Le ragazze statunitensi che hanno denunciato di aver subito violenza sessuale in questura hanno raccontato di aver avuto paura anche delle armi d'ordinanza che i due carabinieri indossavano. «Appena siamo entrate nel palazzo, ci sono saltati addosso. Io non ho urlato perché ho avuto paura delle armi», ha detto una delle ragazze.
Le indagini continuano a ritmo serrato per verificare ogni dettaglio di questa vicenda. Gli inquirenti, che considerano credibili i racconti delle due ragazze, avrebbe avuto riscontri anche circa le tracce biologiche raccolte sia sugli indumenti che nell'androne e nell'ascensore del palazzo di Borgo Santi Apostoli dove sarebbero avvenuti i rapporti sessuali. In un caso si sarebbe tratto di un rapporto sessuale completo. Tracce di liquido seminale sarebbero state trovate su una gonna e su una maglietta. Altre tracce biologiche sarebbero state trovate nell'appartamento, nell'androne e nell'ascensore.

Ultimo aggiornamento: Sabato 9 Settembre 2017, 17:33
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