L'assessore con la moglie in lacrime: «Mai alcuna richiesta di favori sessuali»

L'assessore con la moglie in lacrime: «Mai alcuna richiesta di favori sessuali»

di Marco Aldighieri
CITTADELLA - L'ex assessore al Commercio di Cittadella, Filippo De Rossi, ieri davanti al pm ha respinto tutte le accuse. Il 35enne da martedì 13 marzo è stato iscritto nel registro degli indagati per tentata concussione. L'esponente della lista civica Forza Cittadella, avrebbe promesso a due ambulanti di riservare a loro un ottimo posto per la bancarella durante le fiere di paese e di togliere alle due donne le multe elevate a loro carico dal Comune, in cambio di prestazioni sessuali. Un'accusa pesante che ha portato De Rossi, sposato e padre di famiglia, a dare le dimissione dall'incarico di assessore.

Leggi anche -----> La testimonianza della donna che incastra l'assessore

Ieri De Rossi, accompagnato dalla moglie Diletta Melison, si è presentato davanti al magistrato insieme ai legali Elisabetta Costa e Andrea Bertollo. L'ex assessore è stato interrogato dal sostituto procuratore, insieme al capitano della Guardia di Finanza Giuseppe Taverna, per due ore e mezza: dalle 10 alle 12.30. Un tempo lungo dove il trentacinquenne si è difeso da tutte le accuse e in più di un'occasione è scoppiato in lacrime, tanta è stata la tensione accumulata negli ultimi dieci giorni. Terminato l'interrogatorio ha raggiunto la compagna, seduta in una sedia del quarto piano della Procura del palazzo di giustizia di Padova. La giovane donna moglie e mamma, ha aspettato suo marito leggendo un libro. Lui l'ha baciata sulla fronte, poi sono usciti dal tribunale tenendosi per mano. Nonostante le pesanti accuse a suo marito, lei non lo ha mai abbandonato. «Sono molto stanco, ho parlato per oltre due ore» ha dichiarato De Rossi, che si è allontanato con la compagna lasciando la parola al suo legale Andrea Bertollo.
LA DIFESA
«Ci siamo difesi da tutte le accuse. Io auspico a un'archiviazione, anche perchè non c'è stata nessuna richiesta di favori sessuali. Nei prossimi giorni presenteremo una memoria difensiva al pubblico ministero». Ma parte della tesi accusatoria, si fonda anche sulla promessa da parte di De Rossi alle due ambulanti, di togliere loro delle multe. Ammende che però, ancora secondo l'accusa, non sarebbero mai state elevate. «Una bancarella era abusiva - ha sottolineato l'avvocato Bertollo - e un'altra è rimasta aperta fino a dopo l'orario consentito». Una delle presunte vittime, titolare di un B&B a Cittadella, nella sua denuncia ai militari delle Fiamme gialle ha messo nero su bianco di un'incursione notturna di De Rossi nel suo locale, con il chiaro intento da parte dell'ex assessore di consumare un rapporto sessuale. La commerciante sarebbe stata spinta contro un muro e il trentacinquenne avrebbe tentato di baciarla. «Non c'è stato alcun blitz notturno - ha precisato il legale - nel B&B della signora. Forse c'è stato un normale controllo, ma durante il giorno». L'ex assessore è stato anche accusato di avere spedito alle due presunte vittime, alcuni whatsapp di sue foto in pose osè. Ma anche in questo caso i due avvocati hanno respinto le accuse, sottolineando che negli atti non c'è traccia di queste immagini di selfie hard del loro assistito. «De Rossi - ha concluso l'avvocato Bertollo - ha passato e sta passando dei giorni terribili. Ma ripeto, auspico all'archiviazione del caso». Intanto non ci sono novità in merito alle indagini condotte dalla Guardia di Finanza. Nessuna altra commerciante donna si è presentata in caserma a Cittadella per denunciare l'ex assessore. Rimane tuttavia il giallo di una presunta terza vittima. Questa donna, una barista, si sarebbe concessa al trentacinquenne in cambio del via libera per il plateatico in una zona centrale della città murata. 
Ultimo aggiornamento: Sabato 24 Marzo 2018, 11:19
© RIPRODUZIONE RISERVATA