Dottoressa sequestrata e violentata mentre era in servizio: "La Boschi era qui, ma la politica se ne frega"

Dottoressa sequestrata e violentata mentre era in servizio: "La Boschi era qui, ma la politica se ne frega"
Lo sfogo. «Diciamoci la verità, la politica se ne sta fregando. Ho trovato scandaloso da parte del governo che il sottosegretario Boschi abbia presenziato a un meeting così importante a Taormina (G7 delle Pari opportunità ndr), a soli 30 chilometri dal tugurio in cui 60 giorni prima ho subito sevizie e violenza e non abbia sentito il bisogno di contattarmi».

Serafina Strano, la dottoressa di Trecastagni sequestrata e violentata per due ore mentre era in servizio presso la guardia medica, ribadisce la sua denuncia contro le istituzioni. L'occasione è un convegno sulla violenza delle donne organizzato a Palermo ma il medico lo aveva già fatto nei giorni scorsi con una serie di interviste in cui, «anche per provocazione» dice, aveva tirato in causa oltre al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio anche il ministro della Salute Beatrice Lorenzin.

«Ho visto la Boschi sfilare a Taormina con le sue colleghe e sono rimasta senza parole. Non ha pensato neanche di contattarmi - sottolinea - Dopo la mia intervista, mi ha chiamata per giustificarsi in politichese dicendo che non voleva strumentalizzare la vicenda. La verità è che se ne stanno fregando».  

IL MARITO: "IN GUARDIA MEDICA NO DISPOSITIVI SICUREZZA" «Alla guardia medica di Trecastagni non è cambiato nulla. I dispositivi di sicurezza di cui parlano, il telefono, il pulsante di emergenza, sono dispositivi non certificati, acquistabili da chiunque anche su Internet. Non è un dispositivo di sicurezza se basta tirare dei cavi, come è successo, per poterlo mettere fuori uso. Non c'è nessun videocitofono». A parlare all«Adnkronos è il marito di Serafina Strano, la dottoressa di Trecastagni sequestrata e violentata per ore durante il suo turno di lavoro alla guardia medica del paese del catanese. Il marito di Serafina oggi è a Palermo per accompagnarla ad un convegno a Villa Niscemi sulla violenza contro le donne. »Mia moglie non avrebbe motivo di millantare situazioni che non esistono. Racconta solo come stanno le cose - aggiunge, facendo riferimento anche alla risposta del ministro della Salute Beatrice Lorenzin in merito all'assenza delle istituzioni denunciata nei giorni scorsi dal medico - È una donna che ormai non ha più paura di nulla. Credeva di morire quella notte e paradossalmente si è salvata perché è riuscita a fuggire per qualche minuto in strada, il luogo meno sicuro, e gridare aiuto. L'unico mio rammarico è non averla potuta proteggere«.  
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 22 Novembre 2017, 12:10
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