Temperature in picchiata e il Covid che, proprio in questo momento, prende quota con un aumento di oltre il 30% di ricoveri. E i decessi, in una sola settimana, sono stati 235 contro i 192 della settimana precedente. Numeri in salita anche per l’influenza che nei prossimi giorni metterà a letto oltre un milione di italiani.
Secondo i dati di Fiaso, la federazione italiana delle aziende sanitarie e ospedaliere, nella settimana tra il 14 e il 21 novembre il numero dei pazienti Covid ricoverati è salito del 32%. Un notevole balzo in avanti visto che, per cinque settimane consecutive, i ricoveri oscillavano del 2-3%. Di quel 32% di ricoverati, il 24% si riferisce a ricoveri per Covid, quindi con sindromi respiratorie tipiche del virus, mentre il restante 76% dei ricoveri riguarda pazienti con Covid, vale a dire ricoverati per altre patologie e risultati positivi al tampone. In questi casi il Covid ha aggravato le condizioni di salute dei pazienti fragili, con altre patologie. «I dati sui ricoveri registrati negli ospedali sentinella - precisa Fiaso - sono in linea con l'incremento dei contagi pari al 30% indicato dal ministero della Salute: non bisogna abbassare la guardia. Nelle prossime settimane ci attendiamo una maggiore circolazione dei virus respiratori, rinnoviamo l'invito alla vaccinazione».
Il consiglio “stringente” dei camici bianchi è provvedere alla vaccinazione anti Covid nei casi di patologie e di età avanzata. «Assistiamo ad un aumento dei contagi e si tratta di dati anche sottostimati - spiega Fabrizio Pregliasco, virologo dell'Università di Milano e direttore sanitario Irccs Istituto Galeazzi - perché il tampone non viene effettuato sistematicamente.
riproduzione riservata ®
Ultimo aggiornamento: Sabato 9 Dicembre 2023, 14:20
© RIPRODUZIONE RISERVATA