Coronavirus, Iss: casi in aumento da sei settimane. Crescono i focolai: 2.280 attivi, 691 sono nuovi

Coronavirus, Iss: casi in aumento da sei settimane. Crescono i focolai: 2.280 attivi, 691 sono nuovi
Continua, per la sesta settimana consecutiva, l'aumento dei nuovi casi di Covid-19 in Italia, con un'incidenza cumulativa negli ultimi 14 giorni (dal 24 agosto al 6 settembre) di 27.89 contagi per 100.000 abitanti, in aumento dal periodo 6 luglio-­19 luglio. È quanto emerge dal monitoraggio realizzato dall'Istituto superiore di sanità (Iss) e dal ministero della Salute, su dati relativi alla settimana 31 agosto-6 settembre, con aggiornamento all'8 settembre. La maggior parte dei casi continua ad essere contratta sul territorio nazionale (risultano importati da stato estero il 15% dei nuovi casi diagnosticati nella settimana di monitoraggio); in particolare, si osserva una percentuale non trascurabile di casi importati da altra Regione/Provincia autonoma pari all'11,1% nella settimana corrente, in diminuzione rispetto alla settimana precedente).

FOCOLAI IN AUMENTO, 2.280 ATTIVI DI CUI 691 NUOVI «Nella settimana di monitoraggio sono stati riportati complessivamente 2.280 focolai attivi, di cui 691 nuovi (la definizione adottata di focolaio prevede l'individuazione di 2 o più casi positivi tra loro collegati), entrambi in aumento per la sesta settimana consecutiva (nella precedente settimana di monitoraggio erano stati segnalati 1799 focolai attivi di cui 649 nuovi)». Lo riferisce il report dell'Istituto superiore di sanità e del ministero della salute, sull'andamento dell'epidemia di Covid-19 in Italia nella settimana dal 31 agosto al 6 settembre, con dati aggiornati all'8. «Questo comporta un sempre maggiore impegno dei servizi territoriali nelle attività di ricerca dei contatti che sono riusciti finora a contenere la trasmissione locale del virus», si legge nel rapporto. 

RT NAZIONALE 1,14 «A partire da giugno, probabilmente per effetto delle riaperture del 4 e 18 maggio e del 3 giugno, a livello nazionale si è notato un leggero ma costante incremento dell'indice di trasmissione nazionale (Rt) che ha superato la soglia di 1 intorno al 16 agosto 2020. Nel periodo 20 agosto-2 settembre, l'Rt calcolato sui casi sintomatici è pari a 1,14 (95% intervallo di confidenza 0,71-1,53)». Lo riferisce il report dell'Istituto superiore di sanità e del ministero della salute, sull'andamento dell'epidemia di Covid-19 in Italia nella settimana dal 31 agosto al 6 settembre, con dati aggiornati all'8. «Bisogna tuttavia interpretare con cautela l'indice di trasmissione nazionale in questo particolare momento dell'epidemia - si torna a precisare nel rapporto - Infatti Rt calcolato sui casi sintomatici, pur rimanendo l'indicatore più affidabile a livello regionale e confrontabile nel tempo per il monitoraggio della trasmissibilità, potrebbe sottostimare leggermente la reale trasmissione del virus a livello nazionale. Pertanto l'Rt nazionale deve essere sempre interpretato tenendo anche in considerazione il dato di incidenza». 

AUMENTO TASSO RICOVERI E TERAPIE INTENSIVE Rispetto alle due settimane di monitoraggio precedenti (dal 17 al 30 agosto 2020), in quasi tutte le Regioni si osserva un aumento del tasso di occupazione dei posti letto dedicati sia in area medica che in terapia intensiva. A livello nazionale il tasso di occupazione in area medica è aumentato dall'1 al 2% mentre il tasso di occupazione in terapia intensiva dal 2% al 3%, con valori superiori al 5% per alcune regioni. Lo rileva il monitoraggio settimanale dell'Istituto Superiore di Sanità . «Sebbene, non siano ancora stati identificati segnali di sovraccarico dei servizi sanitari assistenziali, la tendenza osservata - si legge nel documento - potrebbe riflettersi a breve tempo in un maggiore impegno. Si conferma, inoltre, l'importante e crescente impegno dei servizi territoriali (Dipartimenti di Prevenzione) per far sì che i focolai presenti siano prontamente identificati ed indagati».

RISALE ETÀ CONTAGIATI: 28% OLTRE 50 ANNI Dopo un forte abbassamento dell'età media di chi contrae il Covid-19, nelle ultime due settimane l'età media dei casi diagnosticati sta di nuovo aumentando ed è di circa 35 anni. In particolare, le persone con una età maggiore di 50 anni sono, nel periodo 24 agosto 6 settembre, circa il 28% dei casi; queste erano poco più del 20% nelle due settimane precedenti. Così nel monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute. «In un contesto di avanzata riapertura delle attività commerciali (inclusi luoghi di aggregazione) e di aumentata mobilità, ci sono ora segnali di una maggiore trasmissione sul territorio nazionale in ambito domiciliare/familiare con circolazione anche in persone con età più avanzata», si legge nel rapporto.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 11 Settembre 2020, 19:03
© RIPRODUZIONE RISERVATA