Il sentiero e poi la sorpresa: una cascata da sogno, pozze e segni di 160 milioni di anni fa

Il sentiero e poi la sorpresa: una cascata da sogno, pozze e segni di 160 milioni di anni fa

di Paola Treppo
TARCENTO (Udine) - Dove faccio il bagno? Sotto la diga di Arturo Malignani, a Crosis di Tarcento, all’imbocco dell’Alta Val del Torre. Il luogo ha un fascino decisamente particolare. Le pozze dove ci si può immergere in estate, infatti, nascono da uno sbarramento artificiale alto 38 metri e che ha più di un secolo, utilizzato ancora oggi per alimentare una centrale idroelettrica che serve uno stabilimento per la produzione della seta.


 
 



Ci si arriva percorrendo un sentiero tra i boschi che si stacca dalla frazione di Ciseriis, segnalato da un cartello, lungo i canali che spingono l’acqua nelle tubazioni di Bulfons. Tra le particolarità di quest’area la sua geologia. Tra una pozza e l’altra si notano pietre stratificate verticali che paiono muri costruiti da giganti.

«Siamo in un punto “speciale” della regione, a cavallo tra l’era mesozoica e quella cenozoica - spiega il presidente dell’Associazione Naturalistica Friulana, Giordano Marsiglio -; le rocce sono di flysch e arenarie marine. Un’area che si è formata tra i 120 e i 160 milioni di anni fa. Per il suo grande interesse geologico, stiamo progettando un percorso dedicato, che parte da Crosis e arriva a Useunt, sul monte Bernadia, per vedere e capire cosa è la faglia di sovrascorrimento: il punto, cioè, in cui l’antico fondo del mare si è alzato fino a piegarsi su se stesso, dando origine a questi “muri” verticali». Ai piedi della cascata di Crosis (nelle foto) si può fare tranquillamente il bagno e, in estate, sono tante le persone che trascorrono la giornata sulle spiagge di sassi e su quelle di ghiaia, spesso in compagnia dei loro amici a quattro zampe. Nel caso l’acqua della diga venga rilasciata scatta una sirena molto forte che invita i bagnanti ad allontanarsi.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 21 Luglio 2017, 17:54
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