Stipendi detenuti, aumento dell'83%. La denuncia: "Prendono quasi quanto un poliziotto"

Stipendi detenuti, aumento dell'83%. La denuncia: "Prendono quasi quanto un poliziotto"
Quasi mille euro al mese per ogni detenuto, più eventuale tredicesima e quattordicesima. Questa è la denuncia fatta da Donato Capece, segretario generale del Sappe, il Sindacato autonomo della polizia penitenziaria che racconta cosa accade nelle carceri in un'intervista a "Il Giorno", sottolineando l'aumento dell'83% dello stipendio dei detenuti.

«Praticamente un detenuto prende al mese quanto un agente di polizia penitenziaria. Solo che loro hanno vitto e alloggio pagato, gli agenti hanno sulle spalle mutui pesanti. È una vergogna di cui nessuno ha il coraggio di parlare». Se gli stipendi dei detenuti, infatti, sembrano aumentare, quelli dei poliziotti che lavorano nelle carcere sono fermi da 10 anni, gli straordinari sono tagliati e si è arrivati persino a doversi pagare il posto letto in caserma.

L'analisi fatta solo nelle carceri lombrade indigna: «nelle 18 carceri lombarde ci sono 8.309 detenuti. Fra loro, 1.964 (di cui 1.035 stranieri e 157 donne) lavorano come dipendenti dell’Amministrazione penitenziaria. Dentro agli istituti di pena si occupano della cucina, delle pulizie delle sezioni ma anche di tenere in ordine le aree esterne e della manutenzione ordinaria degli edifici. Mentre sono solo 701 detenuti (229 stranieri) che in Lombardia lavorano per imprese o cooperative esterne che hanno deciso di portare parte della loro produzione oltre le sbarre».

Inoltre, quando il detenuto non lavora, per dare la possibilità di fare turnazioni, riceve una sorte di cassa integrazione.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 25 Settembre 2017, 09:15
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