Boeri: "Migranti? In Italia c'è sempre più bisogno di loro"
«Il nostro paese - spiega - ha chiuso molti canali di ingresso regolare nel mercato del lavoro, mentre sta attraendo un crescente numero di rifugiati ed immigrati irregolari» anche se è proprio l'immigrazione regolare che «contribuisce a finanziare il nostro sistema pensionistico».
In particolare aiuta il fatto che gli immigrati che arrivano sono giovani, lontani dall'età della pensione, con l'80% dei nuovi permessi di soggiorno che è concesso a stranieri con meno di 35 anni. La quota degli Under 25 che cominciano a contribuire all'Inps come dipendenti, poi, è passata dal 27,5% del 1996 al 35% del 2015.
RIFUGIATI NON COMPENSANO MANCATO ARRIVO DI REGOLARI «La forte crescita di rifugiati non compensa il mancato arrivo di immigrati regolari» secondo il presidente dell'Inps, Tito Boeri, che denuncia «il sostanziale azzeramento delle quote del decreto flussi» per i lavoratori stranieri. Infatti «i centri di accoglienza dei rifugiati sono concentrati in aree rurali, dove ci sono meno opportunità di impiego».
Ad esempio, i Cas del Piemonte ospitano mediamente tre rifugiati per 1000 abitanti, ma questo rapporto è pari alla metà a Torino ed è quasi sempre inferiore nei comuni capoluogo che nelle relative province. Inoltre «gli incentivi al lavoro regolare da parte dei rifugiati - dice Boeri - sono limitati dal fatto che il permesso per attesa richiesta asilo politico non può comunque essere convertito in permesso di soggiorno per motivi di lavoro».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 20 Luglio 2017, 14:11
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