Carbone nella calza della Befana: da dove nasce la tradizione?

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L'Epifania tutte le feste porta via. E - a proposito di 'portare' - chi non si è mai visto recapitare almeno una volta nella vita un pezzo di carbone?

La ricorrenza, amata soprattutto dai bambini per l'attesa della tradizionale 'Calza della Befana', è infatti legata all'arrivo di dolci e caramelle per chi è stato buono, mentre a chi non si è comportato bene è destinato l'amara sorpresa.

La Befana è una figura tradizionale diffusa in tutta Italia: secondo la leggenda sarebbe una vecchia signora che, la notte del 6 gennaio, arriva nelle case a cavallo di una scopa. La sua origine - ricorda il sito de 'ilMeteo.it' - è probabilmente "legata ad antiche credenze pagane, che la collegherebbero alla figura di Madre Natura e alla simbologia della rinascita".

ITALIA - Ecco spiegato il suo aspetto anziano: "Incarna l'anno vecchio che se ne va per lasciare posto al nuovo". In molte Regioni italiane, "c'è l'usanza di bruciare un fantoccio, per salutare simbolicamente l'anno passato".

GERMANIA - Nella mitologia germanica, "troviamo figure analoghe a quella della Befana: anche queste sono legate alla Natura e per questo è portatrice di doni golosi" ma anche di "aridità e sterilità - come il carbone - per chi non si è impegnato a sufficienza".

RE MAGI - C'è poi un'altra storia legata alla tradizione: "La notte dell’Epifania i Re Magi si fermarono alla porta di una anziana signora per chiedere la strada per arrivare da Gesù Bambino. La vecchia rifiutò di aiutarli ma poi si pentì, preparò un cesto di dolci e andò di casa in casa a cercarli, senza trovarli. Da allora girerebbe il mondo, regalando dolci ai bambini, per farsi perdonare del suo egoismo".
Ultimo aggiornamento: Sabato 6 Gennaio 2018, 13:45
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