Aosta, ragazza francese uccisa: arrestato a Lione il fidanzato italiano. Chi è la vittima

l'autopsia lascia pochi dubbi: la vittima è stata colpita frontalmente al collo e all'addome con un coltello. L'ipotesi è che si tratti di un delitto d'impeto, forse una lite finita male

Aosta, ragazza francese uccisa: arrestato a Lione il fidanzato italiano

di Ida Di Grazia

È stato arrestato in serata a Lione il ventunenne italiano sospettato di aver ucciso una ragazza francese in un villaggio abbandonato in Valle d'Aosta. La notizia è stata data dal procuratore di Grenoble e rilanciata dai media francesi.

Il sospettato aveva il divieto di entrare in contatto con la vittima. Il ragazzo era stato posto sotto controllo giudiziario il 13 gennaio scorso in seguito alla denuncia per violenza domestica e minacce.

Chi l'ha visto, 22enne uccisa in Valle d'Aosta. La testimone: «Lei era tranquilla, visti salire sul pullman»

 

Arrestato

Il giovane nato in Italia e di origini egiziane, incensurato, sospettato dell'omicidio della sua compagna in Valle d'Aosta era ricercato dalla fine di marzo per «violazione del controllo giudiziario». Il giovane ventunenne è stato arrestato in serata a Lione.

Solo poche ore fa in una nota diffusa dall'Ansa il procuratore di Grenoble, Eric Vaillant, aveva precisato che il giovane «è ricercato in Francia e in Italia». Anche la Procura di Grenoble ha aperto un'indagine per l'omicidio della ragazza. Secondo l'autopsia, la 22enne francese uccisa e abbandonata nell'ex chiesetta in Val d'Aosta è stata colpita con un coltello e dissanguata. La coppia aveva attraversato la frontiera il 25 marzo scorso.

Chi è la vittima

La ragazza aveva 22 anni ed abitava a Saint-Priest, una cittadina di 42.000 abitanti che fa parte dell'area metropolitana di Lione. E' stata riconosciuta da alcuni parenti giunti ad Aosta e poi identificata ufficialmente nella camera mortuaria del cimitero di Aosta.

Arrivava dalla Svizzera ed era impegnata in un giro per l'Europa. Si era fermata in Valle d'Aosta con l'amico per campeggiare qualche giorno in montagna.

L'autopsia

Cosa sia accaduto lassù, in mezzo alla boscaglia che nasconde quello che resta di una decina di case in pietra, ancora non è chiaro. Condotta dall'anatomopatologo Roberto Testi, l'autopsia lascia pochi dubbi: la vittima è stata colpita frontalmente al collo e all'addome con un coltello.

E' escluso che si sia auto-provocata le ferite. Il decesso, riferisce l'Ansa, che risale ai giorni a cavallo tra marzo e aprile, è stato causato da un'emorragia: in pratica è morta dissanguata. La felpa beige che indossava era intrisa di sangue all'altezza della spalla, proprio sotto la gola.

Sulla base di questi elementi la procura di Aosta ha aperto un fascicolo per omicidio. L'ipotesi è che si tratti di un delitto d'impeto, forse una lite finita male. Le ferite non sono nette e particolarmente profonde. Il corpo era raccolto in posizione fetale. "Sembrava che dormisse" ha raccontato un testimone. Vicino a lei c'erano solo una confezione di marshmallow e dei rifiuti. Nessuna traccia dei documenti e di un telefono. I segni sul terreno lasciano pensare che sia stata trascinata dentro l'ex cappella, probabilmente agonizzante. 

Violenza domesta e minacce

«La procura - si legge nella nota  - aveva aperto un'indagine per violazione del controllo giudiziario nei confronti del ragazzo e da allora lo sta cercando. Infatti, era stato posto sotto controllo giudiziario il 13 gennaio scorso in seguito alla denuncia per violenza domestica e minacce. Conformemente alle richieste dell'accusa, il giudice gli aveva notificato il divieto di entrare in contatto con la vittima. Doveva essere processato dal tribunale penale di Grenoble venerdì 3 maggio 2024». 

Le autorità giudiziarie italiane e francesi stanno lavorando in stretta collaborazione e hanno aperto due inchieste per omicidio.

 


Ultimo aggiornamento: Giovedì 11 Aprile 2024, 07:28
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