Annunci hard su bakeca.it: "Da 70 a 120 euro per fare sesso". I clienti pagavano, poi la brutta sorpresa

Annunci hard su bakeca.it: "Da 70 a 120 euro per fare sesso". I clienti pagavano, poi la brutta sorpresa
Inserivano sul sito «Bakeca.it» falsi annunci di prestazioni sessuali, con le vittime che pagavano per avere un rapporto ma che alla fine restavano con un pugno di mosche in mano. Una truffa in piena regola scoperta dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) nell'ambito di un'indagine più ampia sul racket della prostituzione e su un giro di droga finanziato tramite rapine ed estorsioni, che ha portato in carcere due persone e tre ai domiciliari.

Tra queste ultime la 33enne Valeria Iandolo, la bella del gruppo che si prestava da esca per attirare uomini desiderosi di avventure; era lei, è emerso dalle indagini effettuate dai carabinieri del Reparto Territoriale di Aversa, che contattava gli uomini adescati on line e si faceva consegnare il danaro, in particolare somme dai 70 ai 120 euro per prestazioni che poi non effettuava.

Per lei la Procura aveva chiesto la misura del carcere, ma il Gip di Santa Maria Capua Vetere, Corrina Forte, pur ritenendo la Iandolo «soggetto dotato di elevata capacità criminale», e «donna scaltra e accorta adusa a violare la legge», ha deciso per i domiciliari tenendo conto del fatto che la 33enne era incensurata e ha due figli piccoli.

Per gli annunci il gruppo andava sul sicuro, vista la diffusione del sito «Bakeca.it», «noto» suo malgrado alle cronache perché comparso in numerose recenti inchieste sul racket della prostituzione, che viaggia sempre di più on line.
L'ordinanza ha disposto la misura dell'obbliga di dimora per una sesta persona; complessivamente sono 13 gli indagati.

Ultimo aggiornamento: Martedì 23 Gennaio 2018, 12:13
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