Affitti brevi, sempre più case private date ai turisti ma la metà è vuota: ecco cosa sta succedendo

Il quadro mostra una sorta di "selezione naturale": chi si adatta ai cambiamenti sopravvive (e guadagna), chi non ce la fa viene penalizzato dai numeri sempre più bassi

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di Redazione Web

Gli affitti brevi in Europa e in Italia sono ormai una realtà consolidata e in ascesa. A Roma secondo i dati di Eurostat, il numero di notti prenotate nel 2023 rispetto all'anno precedente è aumentato del 37,3%, posizionando la Capitale al secondo posto in Europa dopo Parigi. Nonostante questa crescita apparentemente inarrestabile ci sono alcuni dati che vanno in controtendenza.

L'analisi del Centro Studi Rescasa-Confcommercio riportata dal Corriere della Sera parla chiaro: a Milano meno della metà dei 20mila appartamenti elencati sulle principali piattaforme online ha avuto tassi di occupazione significativi nell'ultimo anno, mentre gli altri sono stati utilizzati solo marginalmente o sono rimasti vuoti. Ma il capoluogo lombardo è solo un esempio, perché anche Roma, Firenze e altre città italiane mostrano lo stesso pattern. Ma da cosa dipende questo trend?

Una selezione naturale

Interpellato dal quotidiano, il presidente della società CleanBnB Spa Francesco Zorgno ha spiegato che quelli che registrano un numero di prenotazioni significativo sono immobili gestiti professionalmente, vista la richiesta di standard elevati degli ospiti. Solo gli host professionali possono garantire numeri soddisfacenti.

Gli altri potrebbero avere difficoltà a mantenere aperte le loro strutture per lunghi periodi o ad adattarsi efficientemente alle tariffe dinamiche.

L'approccio last minute è diventato una tendenza crescente, con clienti pronti a prenotare all'ultimo momento per tariffe più vantaggiose. È diventato quindi cruciale per i gestori implementare una politica di prezzi dinamica (anche attraverso l'implementazione di software che modificano i prezzi degli immobili in tempo reale) e offrire flessibilità di rimborso ai viaggiatori, un'opzione diventata imprescindibile per i turisti. 

In questo mercato competitivo, la gestione professionale è essenziale per ottenere un tasso di occupazione soddisfacente. Gli investimenti in strumenti di revenue management e un approccio trasparente con i clienti sono fattori determinanti per il successo nel settore degli affitti brevi. Secondo Zorgno «le esigenze degli ospiti stanno guidando il mercato verso la piena sostenibilità». Il quadro mostra una sorta di "selezione naturale": chi si adatta ai cambiamenti sopravvive (e guadagna), chi non ce la fa viene penalizzato dai numeri sempre più bassi.


Ultimo aggiornamento: Domenica 21 Aprile 2024, 13:32
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