Raggi: allo studio soluzioni per evitare razionamento dell'acqua a Roma
Ricorso di Acea contro la Regione
«Il dialogo è costruttivo». Il sindaco di Roma, Virginia Raggi, definisce così il clima della riunione della cabina di regia con Acea e Regione Lazio per l'emergenza idrica a Roma, evidenziando che si lavora a «soluzione tecniche per evitare disagi» ai cittadini romani. La cabina di regia tornerà a riunirsi domani.
Corsa contro il tempo dunque per trovare una soluzione per scongiurare la chiusura a turno dei rubinetti a Roma. L'Acea ha deciso di percorrere anche le vie legali, presentando ricorso al Tribunale delle acque contro la sospensione ordinata dalla Regione Lazio dei prelievi dal lago di Bracciano, riserva idrica della capitale, a partire da venerdì. Insomma, nonostante il vertice di questa sera in Campidoglio, tra azienda e Regione lo scontro non sembra affievolirsi.
Dopo il provvedimento della Regione, la società ha annunciato la possibilità del razionamento dell'acqua per un milione e mezzo di persone, a partire dal prossimo fine settimana. Per Virginia Raggi, che vuole a tutti i costi «garantire l'acqua ai romani, è il momento della responsabilità istituzionale». Per questo ha convocato oggi Regione e Acea allo stesso tavolo. Domani sarà la volta del secondo vertice, forse decisivo, alla presenza del ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti.
«L'incontro è stato molto fruttuoso, il fatto stesso che ci sia stato è stato fruttuoso. Stiamo lavorando, come ha detto l'assessore Refrigeri e stiamo cercando un percorso che sia il meno impattante possibile sui cittadini. Crediamo di potercela fare. Non ho sentito il presidente Zingaretti auspicavo di vederlo questa sera. Pazienza», ha detto il presidente di Acea, Luca Lanzalone, lasciando il Campidoglio, a termine del vertice sul possibile razionamento dell'acqua nella Capitale.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 26 Luglio 2017, 08:51
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