Caricare lo smartphone? In futuro dovremo farlo solo quattro volte all'anno

Caricare lo smartphone? In futuro dovremo farlo solo quattro volte all'anno
Non sappiamo ancora quale sarà la tecnologia decisiva, ma una cosa è certa: in futuro caricare lo smartphone non sarà più una 'seccatura' quotidiana. Anzi, stando a quanto sostengono alcuni ricercatori, che hanno pubblicato uno studio su Nature, nei prossimi anni sarà necessario farlo appena quattro volte all'anno. Lo riporta l'Independent.

Gli accademici sono concordi nel ritenere che è possibile progettare e fabbricare, attraverso nuovi materiali come una pellicola polarizzata composta da sottili strati di atomi, un nuovo tipo di processori in grado di 'assorbire' energia fino a cento volte in meno rispetto a quelli attuali. Lo studio, svolto in collaborazione da diversi centri di ricerca ed atenei statunitensi, ha permesso di portare a questo annuncio dalla portata storica. Tuttavia, dalla teorizzazione alla realizzazione il processo non sembra poter essere troppo breve.



C'è però un'allarmante necessità di creare smartphone in grado di assorbire meno energia di quelli attualmente in commercio: come riporta l'Huffington Post, «I processori utilizzano un sistema che richiede un costante flusso di energia: i device elettronici consumano il cinque per cento dell'energia globale, stando a quando riportato da Ramamoorthy Ramesh, direttore del settore energia al Lawrence Berkeley National Laboratory. Entro il 2030, i dispositivi che usiamo ogni giorno potrebbero consumare il 40 o il 50 per cento dell'energia globale che abbiamo a disposizione. Ecco perché è necessario trovare al più presto un'alternativa. Invertire la tendenza, inoltre, risolverebbe non pochi problemi nella nostra vita quotidiana, risparmiandoci lo stress di dover ricaricare il telefono».

Per questo motivo, sono diversi gli studi e i progetti che mirano a cambiare il 'fabbisogno energetico' degli smartphone, sempre più diffusi in tutto il mondo. Uno di questi, il più interessante, era stato annunciato nel novembre dell'anno scorso e riguardava una nuova batteria per i dispositivi mobili che con una carica di pochi secondi può durare fino a una settimana. Chi la spunterà in questa corsa alla rivoluzione tecnologica in nome della tutela delle risorse globali?
Ultimo aggiornamento: Lunedì 26 Giugno 2017, 14:06
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