"Ore di coltelli, asce e schizzi di sangue. Basta": l'appello di Fiorello alla tv generalista
Un appello ai direttori e responsabili di Rete che ha il tono dell'invettiva, ma anche la potenza dell'esasperazione di chi non ne può più di vedere casi di cronaca nera e tribunali paralleli montati negli studi televisivi, e per di più in fasce orarie una volta dedicate all'intrattenimento e alle famiglie: "Nel pomeriggio una volta si faceva il gossip, si sorrideva. Non potete fare ore e ore di cronaca nera quando ci sono bambini, persone anziane. Mia mamma è terrorizzata".
"Io non sono nessuno. Non voglio né criticare il lavoro degli altri - dice - né mettere in discussione le scelte editoriali delle rispettive reti. Vorrei proporre uno spunto di riflessione: mi rivolgo a Antonio Campo Dall'Orto (dg Rai), Pier Silvio Berlusconi (ad Mediaset), a La7 e Sky. Il problema è che tutti i pomeriggi e la mattina presto vengono scandagliati i casi di cronaca nera. Ore a parlare dei particolari: il coltello, l'ascia, gli schizzi di sangue. È possibile, cari vertici di queste aziende, intervenire ed eliminare questi casi dai programmi in modo che vengano trattati nelle sedi competenti e non nei rotocalchi pomeridiani e mattutini?".
L'orrore sdoganato a tutte le ore e in tutte le sedi, secondo Fiorello è non solo inopportuno, ma anche deletereo in quanto provocherebbe emulazione e - ancor più grave - fornirebbe a chi intenzionato a delinquere un ottimo "manuale" con tanto di "suggerimenti su cosa fare o non fare. "Qui cominciano spiriti di emulazione incredibile: la roba dell'acido è diventata una cosa di tutti i giorni", ha detto.
E se non fosse chiara la richiesta, la chiosa finale è inequivocabile: "Divieto di cronaca nera, se non nei telegiornali".
Ultimo aggiornamento: Giovedì 12 Gennaio 2017, 12:44
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