Disfunzione erettile, le tecniche definitive per risolvere il problema

Disfunzione erettile, le tecniche definitive per risolvere il problema
Dopo aver compiuto i fatidici 60 anni, l’età del pensionamento, con la speranza di godere ancora per alcuni decenni dei piaceri della vita sessuale, l’uomo può rendersi, invece, conto di non essere più in grado di aver un rapporto sessuale penetrativo. Oggi, sono disponibili molti rimedi a quello che, di fatto, rappresenta un vero e proprio disagio. Ne parliamo con il dott. Diego Pozza, specialista in Andrologia, Endocrinologia, Chirurgia Generale ed Oncologia, che dirige dal 1984 uno dei più rinomati studi di Andrologia di Roma, diventato centro leader per la chirurgia del pene in Italia.

A che tipo di rimedi si è possibile ricorrere?

L'uomo con un problema di erezione ha a disposizione farmaci orali, iniezioni intracavernose nel pene, creme uretrali; si può anche arrivare alla soluzione ottimale, estrema, delle protesi peniene malleabili o idrauliche.

Può essere sufficiente anche solo una terapia?

Da un paio d’anni, si è dimostrata l’efficacia di un sistema terapeutico come le applicazioni di Onde d’urto a basso voltaggio al tessuto cavernoso del pene con risoluzione del deficit erettile: una terapia assolutamente indolore, senza alcun effetto collaterale che consente la ricomparsa di erezioni spontanee senza più la necessità del rimedio farmacologico. Rappresenta una soluzione a lungo termine per migliaia di pazienti che finora l’hanno utilizzata.

Che efficacia può avere?

La terapia con Onde d’urto a basso voltaggio (EDSWT) è la soluzione

più efficace in ambito medico. Questo trattamento porta ad un miglioramento di lunga durata per la funzione erettile e al benessere sessuale di migliaia di uomini in tutto il mondo, senza dolori o farmaci. Per la prima volta in Italia il trattamento con onde d’urto, clinicamente dimostrato da numerosi lavori scientifici internazionali, può essere applicato ai pazienti che ne abbiano necessità.

In che cosa consiste?

Si tratta di un trattamento creato per curare la disfunzione erettile dopo aver verificato le risposte positive di neovascolarizzazione nei tessuti del miocardio e del rene. Si basa sull’utilizzo di onde d’urto extracorporee a bassa intensità, con un principio simile alle onde d’urto che disintegrano i calcoli renali, che vengono emesse dalla macchina, focalizzate su un manipolo che le trasmette all’interno del tessuto cavernoso. Le cellule vascolari “traumatizzate” rilasciano sostanze angiogenetiche che determinano creazione di nuove strutture vascolari, neoangiogenesi, che rivascolarizzano i corpi cavernosi “invecchiati”.

E' doloroso?

La terapia può essere efficace anche per i pazienti con grave disfunzione erettile che non rispondono ai farmaci vasoattivi. Il trattamento è rapido, indolore, non vi è bisogno di sedativi o di farmaci durante il trattamento.

In quanto tempo se ne vedono i benefici?

C’è un visibile miglioramento entro 2-3 settimane dall’inizio della terapia con un alto tasso di soddisfazione.

Esistono poi le protesi peniene, come si presentano?

“Le protesi peniene sono cilindri di silicone che vengono inseriti dentro i corpi cavernosi del pene che garantiscono al pene una rigidità ottimale tanto da poter avere una penetrazione sessuale in qualsiasi momento, senza dipendere dall’assunzione di compresse, creme o iniezioni.

Come funzionano le protesi?

Le protesi assolutamente non si vedono dall’esterno e il pene ha lo stesso aspetto di prima: potrebbe apparire di dimensioni maggiori e potrebbe avere una rigidità che permette qualsiasi penetrazione semplicemente attivando il sistema protesico manualmente o mediante una piccola pompetta nascosta dentro lo scroto, quasi un terzo testicolo, assolutamente invisibile.

Che cosa comporta nell'atto sessuale?

La sensibilità è conservata: l’orgasmo e l’eiaculazione avvengono come prima con il grande vantaggio che dopo l’orgasmo il pene rimane rigido fino a quando il maschio desidera, con grande piacere personale e del partner.

Come si inserisce la protesi?

Per tale procedura ci si deve sottoporre ad un intervento chirurgico per effettuare una piccola incisione di 4-5 cm sulla cute dello scroto o alla base del pene che poi non si vede più, ricoperta dalla peluria. Da anni opero in alcune strutture private di Roma. Il paziente ricoverato la mattina, dopo aver effettuato le analisi, viene operato da me e dalla mia equipe: la sera viene controllato e la mattina, dopo lo medicazione, dimesso garantendo sempre la disponibilità in qualsiasi momento.

La protesi è la soluzione definitiva?

Dal 1984 ad oggi, ho avuto modo di operare oltre 530 pazienti per problemi di erezione non altrimenti recuperabile. Ritengo la protesi peniena la migliore soluzione esistente per il maschio che desideri avere una vita sessuale attiva a qualsiasi età anagrafica”.




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Ultimo aggiornamento: Giovedì 25 Ottobre 2018, 12:21
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