​La disfunzione erettile: le cause, la diagnosi e il trattamento

La disfunzione erettile: le cause, la diagnosi e il trattamento
Provocano insicurezza, calo nell'autostima, crisi di coppia e depressioni: i problemi sessuali, legati alle disfunzioni erettili nell'uomo, oggi possono essere affrontati e superati con serietà e professionalità. E' importante affidarsi però a specialisti esperti che, con un'adeguata terapia, aiutano i pazienti ad uscire dall'isolamento in cui spesso si chiudono. Per tornare a vivere una vita piena e soddisfacente. Ne parliamo con il professore Ermanno Greco, direttore scientifico del Centro di medicina e biologia della riproduzione dell'European Hospital di Roma e componente della Società italiana di andrologia.

Quando si parla di disfunzione erettile, cosa si intende?
“Per disfunzione erettile s’intende l’incapacità ad ottenere rapporti sessuali soddisfacenti: dai problemi ad ottenere l’erezione o a mantenerla per un periodo adeguato fino all'eiaculazione precoce”.

Quanti uomini ne soffrono?
“Si tratta di una patologia molto diffusa che colpisce almeno il 10% della popolazione maschile ma che oggi può essere efficacemente risolta sia grazie a terapie mediche sia attraverso interventi chirurgici”.

La disfunzione erettile può portare problemi all'infertilità?
“Sì, la disfunzione erettile può essere anche causa di infertilità di coppia. Diversi studi scientifici evidenziano che se non si hanno almeno due rapporti alla settimana le possibilità di ottenere una gravidanza diminuiscono sensibilmente. Inoltre la stessa infertilità di coppia può essere spesso causa di disfunzione erettile maschile, in particolare quando si devono avere rapporti mirati nel periodo dell’ovulazione femminile. Ciò genera spesso nell’uomo una imponente reazione emotiva che si traduce in una aumentata produzione dell’ormone antierettile per eccellenza detto adrenalina: l’ormone dello stress, a potente azione vasocostrittrice”.

Quali altre cause possono esserci?
“L’erezione è un fenomeno vascolare determinato dalla liberazione locale del vasodilatatore endigeno detto ossido nitrico che si libera dalle terminazioni nervose locali grazie alla stimolazione erotica. Pertanto tutti i fattori di rischio vascolare come il fumo, la glicemia, il colesterolo, i trigliceridi, l’ipertensione possono provocare disfunzione erettile. Anche interventi chirurgici come quelli sulla prostata e sull’intestino o alcuni farmaci come gli antiipertensivi, beta bloccanti,  possono essere alla base di questa malattia”.

Come si arriva alla diagnosi?
“Il test per fare una corretta diagnosi ed in particolare per distinguere una patologia vera e propria da una patologia psicologica, a cui spesso erroneamente questa malattia viene imputata, si chiama ecodoppler penieno. Si tratta di un test assolutamente indolore che consiste nel valutare la funzionalità delle strutture vascolari peniene, dopo la somministrazione assolutamente innocua di una piccola quantità di una sostanza vasodilatatrice nei corpi cavernosi penieni,che sono appunto le strutture anatomiche responsabili dell’erezione”.

Come si interviene di fronte a una diagnosi di disfunzione erettile?
“In base alla risposta che si ottiene, a questo test si può dare una terapia specifica. Recentemente sono stati messi appunto anche integratori specifici a base di amminoacidi ad alto dosaggio che, come scientificamente dimostrato, sono in grado di aumentare la produzione di endogena di ossido nitrico. Si tratta di una vera e propria terapia che, insieme all'assunzione di altre sostanze in grado di aumentare la persistenza dell’ossido nitrico endogeno, può ripristinare una normale funzionalità sessuale, dopo un adeguato periodo di terapia in cui anche i fattori di rischio vascolari sono stati eliminati”.

Esistono controindicazioni alla terapia?
“Gli integratori non hanno nessuna controindicazione, tranne l’insufficienza renale, mentre altri tipi di terapia richiedono sempre una visita specialistica adeguata per non incorrere in effetti collaterali spiacevoli e rischiosi. Esistono terapie mediche specifiche anche per l’eiaculazione precoce, in genere a base di sostanze che aumentano la produzione cerebrale di serotonina. Nei casi in cui la terapia orale non dia risultati soddisfacenti si può passare ad una terapia iniettiva intracavernosa, che si effettua come la somministrazione di insulina. Esistono oggi particolari auto iniettori che rendono questa tecnica assolutamente semplice ed indolore”.

Se tutto questo non dovesse essere sufficiente?
“Come ultima ratio, quando niente funziona, si possono impiantare chirurgicamente protesi peniene che assicurano una vita sessuale soddisfacente per molti anni”.

Prof. Ermanno Greco
Medicina e Biologia Della Riproduzione
European Hospital Roma
Tel:06 65975643-0665975614
info@icsiroma.it
 
Ultimo aggiornamento: Martedì 21 Febbraio 2017, 09:45
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