"Duemila euro o non me ne vado", minaccia l'amico che lo aveva ospitato in casa: arrestato

"Duemila euro o non me ne vado", minaccia l'amico che lo aveva ospitato in casa: arrestato
Si era offerto di aiutare un conoscente in difficoltà ospitandolo in casa. Quella che però doveva essere una sistemazione temporanea, di pochi giorni, era diventata permanente. Il proprietario di casa ha quindi comunicato all’ospite la sua intenzione di mettere fine alla sua permanenza presso la propria abitazione. Ciò, però, ha scatenato la furia dell’uomo che, dopo una animata lite verbale, era giunto a minacciarlo di morte se avesse “osato” cambiare la serratura o chiesto aiuto. Poi, aveva svelato le sue intenzioni: avrebbe lasciato l’appartamento in cambio di una somma di 2.000 euro, arrivando persino a dire che, qualora le sue richieste non fossero state soddisfatte, avrebbe preso possesso esclusivo della casa.

Il titolare, a questo punto, ha deciso di rivolgersi alla Polizia di Stato e si è recato presso il Commissariato Appio Nuovo, diretto dalla dott.ssa Pamela de Giorgi, dove ha esposto i fatti. Gli agenti hanno iniziato le indagini cercando innanzitutto di identificare il reo, visto che la vittima era stata in grado di riferire solo il nome di battesimo del connazionale.
I poliziotti hanno provveduto a tal fine ad effettuare una individuazione fotografica, nel corso della quale sia il titolare dell’abitazione sia un testimone hanno riconosciuto C.K., bengalese di 32 anni, come il responsabile del tentativo di estorsione. Poi, quando la vittima ha avuto nuovamente in casa l’indesiderato ospite, si è rivolto agli agenti, che lo hanno trovato all’interno dell’abitazione e lo hanno accompagnato negli uffici del commissariato. Qui, considerati i gravi indizi di colpevolezza acquisiti, unitamente all’accertata determinazione del 32 enne a lasciare l’Italia, desunta dal biglietto aereo rinvenuto e dalle valigie già pronte, gli agenti lo hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto e associato presso il carcere di Regina Coeli a disposizione dell’autorità giudiziaria, alla quale dovrà rispondere di estorsione e violazione di domicilio.

Ultimo aggiornamento: Venerdì 2 Dicembre 2016, 11:12
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