Paziente psichiatrico morto, il badante confessa: "L'ho ucciso io, non riuscivo a gestirlo"

Paziente psichiatrico morto, il badante confessa: "L'ho ucciso io, non riuscivo a gestirlo"
Non è stata una morte naturale, come ipotizzato in un primo momento, ma un omicidio quello di Tullio Cantore, 54 anni, trovato morto nella sua abitazione lo scorso 18 novembre a Torino. Manuel Antonio Ramirez Fuentes, il badante peruviano che ne aveva denunciato la morte, sostenendo che i lividi sul corpo della vittima fossero dovuti alle sue frequenti cadute, ha confessato di averlo ucciso, esasperato dalle difficoltà nell'accudirlo.

L'uomo è crollato davanti al gip, dopo due giorni di carcere, come anticipato sulle pagine locali del quotidiano la Repubblica e confermato questa mattina dalla Questura. «L'ho ucciso io, ho perso la pazienza», ha sostenuto il badante peruviano a cui l'Asl aveva affidato il paziente psichiatrico in cambio di poco più di mille euro. Non è escluso che l'inchiesta prosegua per accertare se ci siano state irregolarità nell'affidamento del malato. 
Ultimo aggiornamento: Venerdì 2 Dicembre 2016, 14:02
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