EgyptAir, parla il passeggero del selfie
col dirottatore: "Ecco perché l'ho fatto"

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«Ho immaginato che se quella bomba fosse stata vera, in ogni caso non avrei avuto nulla da perdere, quindi ho sfruttato l'occasione di dare un'occhiata da vicino». Così Ben Innes, il cittadino britannico preso in ostaggio ieri sull'aereo EgyptAir A320 dirottato all'aeroporto di Larnaca, a Cipro, ha cercato di giustificare la foto che lo ritrae accanto al sequestratore Seif Eldin Mustafa.

Nell'immagine, ripresa da tutti i media inglesi e diventata subito virale, si vede l'ostaggio che ridacchia accanto al dirottatore muniti di cintura esplosiva, successivamente rivelatasi falsa. Secondo il 'The Sun', Innes, 26 anni, è stato uno degli ultimi passeggeri ad essere rilasciato dopo diverse ore di negoziati. Un'attesa nervosa che il giovane britannico ha 'ingannatò con l'idea di fare quello che ha definito «il selfie della vita».

«Non so bene perché l'ho fatto - ha detto - ho messo da parte la prudenza cercando di restare allegro in un momento difficile e poi volevo anche vedere da vicino la cintura imbottita di esplosivo».
Il desiderio di fare la foto sarebbe stato trasmesso da un membro dell'equipaggio al sequestratore, che ha accettato. «Mi sono avvicinato e ho sorriso all'obiettivo mentre la hostess scattava. Volevo che fosse il miglior selfie di sempre». In realtà quella scattata è stata una semplice foto, che il passeggero ha poi mandato a parenti e amici.

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 30 Marzo 2016, 16:35
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