Referendum, Maroni sale in cattedra e spiga il voto elettronico
di Elisa Straini
Le sezioni dove andare a votare sono le solite, indicate sulla tessera elettorale, ma non ci saranno né schede, né lapis. Il referendum del 22 ottobre per una maggiore autonomia della Lombardia sarà la prima consultazione con modalità elettronica. La novità era stata stabilita dal Consiglio regionale con il via libera al referendum e ieri è stata descritta nel dettaglio dal govrnatore Roberto Maroni a sindaci e responsabili degli uffici elettorali. In ogni cabina ci sarà una voting machine, cioè una sorta di tablet touch screen, dove comparirà il quesito, seguito da tre possibilità: sì, no e scheda bianca. Espressa la preferenza si accede a una seconda schermata con l’opzione “vota”, per confermare la scelta, oppure “cambia”, per rivederla. Si potrà correggere una sola volta. Non si può invece annullare la scheda. Si vota dalle 7 alle 23 (basta un documento di identità valido, non serve la tessera elettorale) e «alla chiusura la macchina stamperà subito il dato del seggio», ha spiegato Maroni, quindi «non ci sarà spoglio, né rischio di brogli e conosceremo immediatamente il risultato».