«A tutti voi - esordisce la ragazza - che nel corso della mia vita vi siete solo impegnati a 'divertirvi' con le mie emozioni, sottolineando i miei difetti anche più nascosti, distruggendomi interiormente senza rendervene conto, voglio dire grazie». Il Cerletti, che forma i futuri professionisti del vino, è lo stesso istituto che frequentò il governatore del Veneto Luca Zaia.
Già nel 2015 fu sospesa un'intera classe per «atteggiamenti offensivi» nei confronti degli insegnanti, con gli allievi costretti a scontare la punizione facendo volontariato in una casa di cura».
La lettera si chiude così: «Voglio solo dire un altro grazie a tutti quelli privi di cuore nei miei confronti. Sapete perchè vi ringrazio? Perchè, nonostante tutto, la vostra ignoranza mi ha resa più forte e ho sempre mantenuto il sorriso davanti a voi, non lasciandovela vinta». Per Lino Benacchio, professore di Lettere che coordina il giornalino scolastico, «é un testo brutale, sincero, che costringe tutti, studenti e insegnanti, a riflettere su quanto accade in qualunque istituto». Anche per la preside Damiana Tervilli, che si dice orgogliosa della studentessa, «scrivere questa lettera e poi decidere di pubblicarla è stato un atto di straordinario coraggio, un gesto di ribellione ai soprusi ma anche di fiducia nei confronti del mondo degli adulti e della scuola».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 14 Settembre 2017, 13:02
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