Messico, una bimba viva tra le macerie della scuola: "Grattava un muro per attirare i soccorsi"

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I servizi di emergenza messicani hanno localizzato una bambina viva, intrappolata tra le macerie della scuola Enrique Rebsamen crollata per il terremoto. «Crediamo ci sano ancora 3 o 4 persone nel palazzo, dei quali due sono bambini. Una di loro è una bambina che ha risposto ai richiami dei soccorritori grattando contro una parete», ha raccontato all'ANSA Roberto Arte, volontario della Croce Rossa. I soccorsi «sono arrivati molto vicini a dove si trova» e stanno cerando di salvarla a quasi 24 ore da sisma. 

UN BIMBO: "PENSAVO FOSSE UN BRUTTO SOGNO" «Pensavo fosse un brutto sogno, non ce la facevo a credere che stesse davvero succedendo»: così ha raccontato la sua fuga dalla macerie della scuola Enrique Rebsamen uno dei bambini che è sopravissuto al crollo del palazzo. Intervistato insieme al padre davanti a quello che resta della sua scuola, il piccolo Rodrigo Heredia ha raccontato come «appena ho sentito che tutto si muoveva ho cercato di scendere al piano terra, ma ho sentito qualcosa di molto grosso che cadeva e ho visto una colonna di fumo».

Rodrigo ha cercato allora di riunire quattro amici per portarli verso il punto di riunione previsto dai piani di emergenza, ma è riuscito a trovarne solo due e «arrivati sul posto l'uscita era bloccata, sicché abbiamo dovuto scalare un muro per poter fuggire». «Credo che un mio amico è riuscito a salvarsi scappando da una finestra che dava sulla strada, e un altro è in ospedale, ma fuori pericolo», ha aggiunto il bambino, che ammette che «non sono ancora riuscito ad accettare quello che è successo: per me continua a sembrare un incubo». 
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 20 Settembre 2017, 20:19
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